martedì 25 agosto 2015

A stelle e fiori

Ci ho preso gusto con la macchina da cucire! 
Dopo il mio primo lavoro, mi sono ripromessa di continuare a imparare.

Tornati dalle vacanze, ho deciso: il nostro salotto ha bisogno di un po' di colore! 
Il tavolino del divano e lo sgabello della poltrona sono stati abilmente scartavetrati e 
ripitturati dal mio papà. Occorreva dunque rifoderare l'imbottitura, 
coordinando possibilmente cuscini e tenda.

Grazie a qualche video online, idee da altri blog, e i preziosi consigli della mamma, 
ecco quello che ho potuto realizzare. 





2 cuscini, un rivestimento per lo sgabello, la tenda, una fascia con delle applicazioni a forma di stelle per il tavolino e una stella imbottita di ovatta, da appendere dietro il divano.


Le federe dei cuscini sono senza bottoni o cerniere. 
Ho creato un'apertura sovrapponendo la stoffa sul lato posteriore.




Il rivestimento per coprire l'imbottitura dello sgabello 
è un semplice quadrato rifinito a macchina.
Non è fisso, ma facile da togliere, lavare e riposizionare.





Le applicazioni sulla fascia grigia per il tavolino le ho ritagliate direttamente dalla stoffa 
e cucite con uno zig-zag lungo tutto il contorno.




Anche questi piccoli lavori di cucito mi hanno dato grande soddisfazione.
Ci piace molto il nostro salotto a stelle e fiori!




lunedì 24 agosto 2015

#vacanzeitaliane 2015

Un‘esplosione di vitalità. Questo sono Loro 4. Soprattutto quando è estate.
La nostra estate è più o meno sempre la solita estate. In senso buono. 
Allegra e un pochino confusa. Colorata. Posti nuovi, orari strani, stesso entusiasmo.

1000 km. Verso i nonni in Abruzzo. Per la prima volta alla guida io soltanto. 
Grazie a Dio chilometro dopo chilometro la giornata è scivolata via.


Il mare di Vasto Marina (CH) poco dopo il tramonto
Da tenere presente per il prossimo viaggio: non contare sui presunti sonnellini della piccola viaggiatrice, Gemma, quasi 20 mesi. Vorrà godersi il viaggio anche lei e si addormenterá esausta, solo quando mancheranno ormai meno di due ore al traguardo. E vabbeh. 

Regola generale per ogni viaggio in auto: avere del materiale audio per bambini, incoraggiandoli all'ascolto e/o allenare i piccoli passeggeri alla pazienza. Fino al prossimo autogrill, fino alla prossima merenda, fino alla meta. Per i viaggi davvero lunghi, come il nostro, molto consigliato anche un tablet. 20 minuti ogni bambino + uno-due film d'animazione possono essere validi alleati.

Fortezza del Priamàr, Savona
Un campeggio per bambini, la compagnia della famiglia.
Riscoprire ogni anno la sabbia del mare, e soprattutto l'amore per l'acqua del mare. 
Nel frattempo ci ha raggiunto il papà e via, una nuova partenza.
Destinazione Riviera delle Palme, in Liguria.


Fiori, sassi, bastoncini, sabbia, palazzi, chiese, centri, piazze, prati, cielo, sole, caldo, luci, vicoli, botteghe, passeggio, artisti di strada, profumo di limoni, gelati, the freddi, l'aroma del basilico.



Fotografare, spaventarsi, ridacchiare, osservare, litigare, nuotare, arrampicarsi, passeggiare, riconoscere, scoprire, correre, abbracciarsi. Alternare al mare la piscina.

    Alberi di limoni, Pietra Ligure (SV)

La cosa più geniale dell'estate: i bambini pronti in meno di un minuto! Basta un vestitino, un paio di ciabattine, una magliettina. Per le bimbe dai capelli lunghi: lavare i capelli, fare un paio di trecce, stop.
E sì, ben diversi i tempi quando invece per uscire di casa occorrono 4 paia di guanti, 4 cappelli, 4 sciarpe, 4 giacconi, 4 paia di calzettoni, ...





Portare in giro i bambini rappresenta a volte un limite. Ogni vacanza ha un giorno No. Un giorno su cui basta sorvolare, nei racconti, con un semplice che belli i colori di questa foto!

Per il resto, i bambini amano fare i turisti.
Diciamo che turisti non si nasce, ma si diventa facilmente. Dandogli una mappa del luogo da visitare, a turno la macchina fotografica e spiegandogli cosa stanno guardando, sanno essere dei perfetti compagni di viaggio. E se poi un signore che passeggia col cane, ci vede fotografare e si offre di raccontarci la storia della città, allora quei piccoli turisti si trasformano anche in educati ascoltatori.

Alassio (SV)
Finché una fotografa uccelli e chiese al pari di una documentarista, una fa l'acrobata tra i pali, una lamenta di voler evadere dal passeggino ma si accontenta di un pezzo di pane e uno beve ogni cinque minuti, va tutto bene. 

Le cose si complicano quando tutti, all'improvviso, contemporaneamente hanno fame, o hanno sonno. 


Albenga (SV)




Consiglio generale per le gite di famiglia: sempre piccoli snack -carote, mele o pesche non troppo molli sono perfette, il pane a fette o i tarallini sono da preferire ai crackers, se non si vuole usare l'aspirapolvere anche in vacanza per l'auto e il passeggino-, sempre borracce d'acqua (possibilmente una per ogni bambino, possibilmente ognuna nel proprio zainetto o borsetta).
Finalborgo (SV)





La forza di volontà di noi genitori in vacanza è la stessa di tutti i giorni. Concludiamo le gite incitando amorevolmente i piccoli a camminare chè tanto il parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto è vicino. Supervisioniamo ai litigi per il secchiello e le palette, gli spruzzi indesiderati. Sopportiamo le insistenti richieste nei momenti meno opportuni.

La gioia di essere genitore in vacanza è la stessa di tutti i giorni. Forse maggiore. Li vediamo felici, allegri, li lasciamo liberi di esprimersi. Partecipiamo e coinvolgiamo. Facciamo il pieno d'amore vicini ai loro letti quando li osserviamo addormentati e abbronzati.

Finale Ligure (SV)


È cosa nota, mamma e papà non vanno mai davvero in vacanza.
...tranne quando si prendono un paio di giorni, o solo un pomeriggio, o solo una serata, o solo un'oretta per sé! ...ma questa è un'altra storia.

mercoledì 12 agosto 2015

Caffè, conchiglie e primi giorni di scuola


Mentre sorseggio il mio caffè. Mentre la piccola si aggira per casa meravigliandosi dell’insolito silenzio. E le conchiglie raccolte col secchiello si rincorrono. Mentre penso, sorrido e mi emoziono un pochino. Quarta elementare, seconda elementare, primo anno d’asilo. Stiamo diventando grandi. Insieme.

Una settimana importante questa, come tutti gli inizi. Perché il tempo passa, e non lo ha mai fatto tanto rapidamente. Da quando sono diventata mamma. Proprio mentre provo a godermelo e a sfruttarlo più che posso. E mi ricorderò di questo tempo. Non posso ignorare quanto importante esso sia per me e per loro. E quindi devo viverlo, e allora passerà più in fretta.

Certo, un giorno speri che i tuoi figli crescano subito e l’altro che non crescano mai. Perché è impegnativo occuparsene, perché sono bellissimi.  E non è la fatica che ti viene in mente ripensando ai giorni passati. Che sia il giorno del parto, che sia il pomeriggio di ieri. 
Non ricordo praticamente mai la fatica di allattare, per esempio. Mi ricordo invece di quelle smorfiette che anche alle due di notte riuscivano a sciogliermi d'amore. 
Non mi piace gloriarmi delle centinaia di pannolini che ho dovuto cambiare a qualsiasi ora del giorno, ma di tutti i versi degli animali e delle canzoncine che riuscivamo a insegnargli in quei pochi minuti. Non ricordo sicuramente i pavimenti sporchi ma le le loro belle guanciotte rosse di pomodoro. Non importa quanto ho dovuto insistere per fargli ripetere le tabelline, sono orgogliosa di ogni risposta esatta. Non mi vengono in mente i litigi e i capricci riguardando una foto qualsiasi delle vacanze, ma quanto fosse emozionante osservarli e scoprirli entusiasti di conoscere nuovi posti.

E certo, ricordo e vivo ancora il dolore, la fatica, la necessaria pazienza dovute a questa variopinta esperienza che è fare la mamma. Eppure finché alla fine della giornata potrò considerare non sprecato il tempo passato con i miei bambini, bene… allora mi dirò, mi ripeterò, mi urlerò (se necessario) di non fermarmi. Di amarli di nuovo domani, come li ho amati al primo sguardo dopo la loro nascita. Di rinnovare il mio impegno. Di costruire ricordi che facciano sorridere.

Sono partita, tornata, ho disfatto i bagagli e ho ricominciato una quotidianità che mi accompagnerà nei prossimi mesi. Fa paura talvolta la quotidianità. Ha il potere di mettermi in imbarazzo.

Dovrò mostrarmi sfacciata. Audace. Spavalda. Ecco, con un pizzico di presunzione
O prepotenza.