sabato 31 dicembre 2016

3 anni

Da 3 anni una stellina risplende nella nostra famiglia.


"Famiglia" è la sua parola preferita in queste settimane, la che ripete ogni volta che vede una nostra fotografia, ogni volta che si sente amata, ogni volta che le canto una canzoncina, ogni volta che ci diamo tanti bacini.



Da 3 anni il suo sorriso risplende nella nostra casa e riscalda i nostri cuori.



La nostra Gemma preziosa ha compiuto 3 anni.

sabato 24 dicembre 2016

I doni che ho ricevuto

Mi è stata donata la vita.
Mi è stata donata la possibilità di essere curiosa e scoprire.

Mi è stato donato di vivere l'amore.
Mi sono stati donati la fede, il perdono e una speranza certa.
Mi è stato donato, già prima di tutte le cose, l'unico Figlio di Dio.
E in Lui ho tutto pienamente.





Ti auguro piccole e grandi gioie.
Ti auguro di trovare nell'amore di Dio tutto l'amore di cui hai bisogno.

con affetto, Angela

venerdì 16 dicembre 2016

...devo dire qualcosa



- buon appetito!
- buon appetito!
- usa il tovagliolo, grazie.
- stamattina abbiamo preparato dei bananashake con la maestra d'inglese.
- a me non troppo, sto ancora un pochino male
- lascia stare la sedia di tua sorella
- quando arrivano i nonni?
- jingo bells jingo bells
ci ha divisi in gruppi, ma il mio frullatore non l'abbiamo usato, isch sehr fein gsi! (era molto buono)
- lo sai che se non ti passa la febbre non puoi partecipare alla recita?
- stai seduto per bene dai
- no, scherzi?! come fanno poi, no io la faccio lo stesso!
- chi mi mette l'acqua?

- abbiamo sbucciato le banane...
- ne vuoi ancora? e poi?
- si grazie , abbiamo sbucciato le banane und dann zu chlini rädli gschnitte und mit milch und glace gmischt (le abbiamo tagliate a rondelle e abbiamo aggiunto il latte e il gelato).
- noi abbiamo incollato stelline und weisch was hammer uf em spielplatz gspilt? (indovina quale gioco abbiamo fatto al parcogiochi?)
- sitz richtig here! (siediti bene!).. ma quindi stasera non abbiamo impegni.. bene.
- mamma, mamma dici a papi che devo dire calcosa?!
- ehi, la piccolina vuole dire qualcosa.
- a klei ruhe bitte! (un po' di silenzio per favore!) dimmi amore.
- io ho fatto abberello!
- uh amorina!
- uh so süss! (che dolce!)
- uh che cucciola!
- wo isch es woisch es? (dov'è, dov'è?)
- uh è bellissimo!
- ok, chi ne vuole ancora?

Tra un boccone e l'altro, tra chiacchiere e racconti italo svizzeri, si fa spazio la nostra piccola Gemma con le sue piccole semplici avventure, accolte con sobrio entusiasmo da tutta la famiglia.

domenica 11 dicembre 2016

mamma e papà

Lo chiamano il mestiere più difficile al mondo. E lo è.
Lo dipingono pieno di sacrifici. E ne richiede.
Lo rappresentano carico di scelte. E l'impone.
Lo temono in quanto sinonimo di pazienza. E ne implora.
Lo descrivono denso di gioie. E ne dona.

Mi piace raccontarlo colmo di risate.
Mi piace presentarlo fitto di traguardi.
Mi piace narrarlo imbottito di occasioni.
Mi piace illustrarlo a colori, senza dimenticare il bianco e il nero.
Mi piace dire che pretende delle fermate.

Per restare sdraiati a fissare il soffitto.
Per bere lentamente.
Per ascoltare melodie.
Per guardare.
Per non cucinare.
Per tornare più consapevoli.
Per essere liberi di non pensare.
Per sfiorarsi.
Per non rispondere all'ennesimo mamma, papà.
Per rispondere solo alla parola amore.



Un grazie speciale ai nonni e agli zii che questo fine settimana ci hanno dato la possibilità di fermarci. E ora tutti a bordo, ché il viaggio continua.


giovedì 1 dicembre 2016

Cose a caso d'inizio dicembre


  • Gemma mi porge un bigliettino disegnato: "Mamma leggi." Io: "Vediamo un po'? Cosa hai scritto?" Gemma: "So-no, fe-li-ce. Sono felice!" "E io ti amo, piccola mia."
  • Salva e io cambiamo pannolini da 10 anni, 1 mese e 18 giorni. Una sola pausa quest'estate nel tentativo di fare apprezzare il wc alla piccola di casa. Senza nessuna, neanche mezza vittoria. Troppo impegnata a godersi il sole. Quindi abbiamo appena ricominciato e sembra andare meglio: tifate per noi, grazie!
  • Comincia dicembre e ricomincio ad avere costantemente le mani fredde, freddissime. Saranno anche associate al cuore caldo ma non le sopporto proprio, proprio no.
  • "Allora ci sono due Dio se uno è Dio e l'altro è Gesù. Ma poi, quando viene Dio?.. ah non lo sappiamo, dobbiamo essere pronti... ma io sono già pronto!" Levy in bagno, poco prima di lavare i denti, poco dopo aver tirato lo sciacquone. Essere mamma significa essere pronta a discutere di specifiche tematiche riguardanti la trinità e l'escatologia, anche in bagno.
  • Ultime settimane di scuola e le bambine grandi cominciano a essere stanche, e noi pure. Altro tifo, grazie!
  • Non è ancora arrivata la neve. E l'inverno senza neve è un inverno strano. Aspettiamo fiduciosi.
  • I mercatini di Natale, le case illuminate, la cioccolata calda, i profumi, le serate in famiglia, i giochi, il cd natalizio di Michael Bublè... è dicembre!
  • Martedì 7 festeggiamo il nostro anniversario, meno giovani ugualmente innamorati... lo risposerei ogni anno preparativi compresi! Ah, l'amour!
  • Cartellate, biscotti, cioccolatini, cannella, mandorle... produzione dolci avviata! E mi auto convinco di riuscirne a conservare un po' per i giorni di festa. Sola e unica chance: farne tanti, tantissimi.

Buon dicembre a tutti!









lunedì 28 novembre 2016

Le nostre ghirlande - Christmas 2016

Le nostre ghirlande sono nate in una serata di fine novembre 
-tipo quella che vi ho descritta qui-
 tra aghi di pino, bacche rosse, odore di colla a caldo,
 interrotte solo da qualche chicchiera e una tazza di caffè.


Abbiamo utilizzato:
una corona di paglia, del fil di ferro, rametti freschi di circa 10-15 cm, nastri e vari elementi decorativi.

Un paio per noi, una per la nonna, un paio per le zie.
 Eccole (quasi tutte) qui di seguito.







Da qualche anno le ghirlande sono senza dubbio tra le mie decorazioni preferite, spero di avervi fatto venire un po' voglia di realizzarne una.
E ora che le ghirlande sono pronte passo alla prossima voce della lista di cose da fare prima delle vacanze natalizie... solo non riesco a spiegarmi come mai nel momento in cui elimino una voce me ne viene in mente una nuova. 


Mi è piaciuta a tal proposito la predicazione di ieri in chiesa: fermiamoci e riflettiamo sul grande amore con cui Dio ci ha amati. Ecco, il Re viene!
(La Bibbia, Zaccaria 9:9)
 In fondo è questo il periodo dell'avvento.


giovedì 17 novembre 2016

Parliamo apertamente di Gesù!


Giorni buoni, giorni meno buoni, la quotidianità ne è piena, la vita è fatta cosi.
Il mio verso del giorno è questo: Beato l'uomo che ripone la sua fiducia nel Signore (Salmo 40: 4).
Perfetto per questa giornata, tra l'altro perché dopo pranzo io e altre mamme ci incontreremo qui a casa e pregheremo per i nostri figli (Moms in prayer in Svizzera, Mamme in preghiera in Italia). Pregare mi aiuta, l'ho già scritto più volte qui sul blog, ormai lo sapete. Leggere che per questo sono beata, perché ho fiducia in Dio, oltre a aiutarmi mi inorgoglisce.
Ero un po' indecisa se scrivere questi pochi pensieri stamattina e condividerli, ma poi mi è venuto in mente un altro verso che ho letto nei giorni scorsi sul calendario: Nessuno però parlava di lui (Gesù) apertamente, per paura dei Giudei (Giovanni 7:13, Gesù alla festa delle Capanne).
Quando l'ho letto mi ha fatto venire subito in mente la fede di tanti cristiani perseguitati che continuano a essere fedeli. Grazie a Dio per la loro fede.

E subito dopo mi ha fatto pensare che spesso non parliamo apertamente di Gesù, proprio come alla festa delle Capanne. Per paura di cosa poi? Di qualche mi piace in meno su facebook? Di qualche cuore in meno su instagram? Dell'indifferenza?
Allora mi sono detta che si, avrei proprio dovuto scriverli questi pensieri.

giovedì 10 novembre 2016

Nuovo futuro - Nationaler Zukunftstag

Oggi in Svizzera si è svolta la giornata nazionale del futuro.
Riporto direttamente dal sito www.nuovofuturo.ch la spiegazione in breve di questo progetto:
"Nuovo futuro aiuta le ragazze e i ragazzi chiamati a compiere scelte importanti per il loro futuro. Le prospettive diverse consentono loro di avvicinarsi a professioni e scelte di vita che esulano da quelle tradizionali e"di vivere esperienze importanti che contribuiscono ad ampliare il loro orizzonte. Il questo modo, i giovani possono decidere con coraggio e autostima del loro futuro senza conformarsi a ruoli stereotipati.
Nuovo futuro – un progetto di cooperazione tra scuola, mondo del lavoro e genitori - incoraggia così la parità tra uomo e donna nella scelta della professione e nella pianificazione di vita.Nuovo futuro è stato lanciato come Giornata nazionale delle ragazze nel 2001 ... questa iniziativa ha riscosso un grande successo: più di mezzo milione di ragazze, ragazzi e importanti aziende vi hanno preso parte."
Insomma oggi i ragazzi della 5* e 6* classe elementare hanno potuto osservare da vicino i vari mestieri e vedere in cosa consistono realmente.
Non è la prima volta che la nostra Iris si avvicina al mondo dei grandi, lavorativamente parlando. Più di una volta è andata in ufficio con papà, una volta anche con la zia e oggi, perfettamente in linea con la prospettiva di uscire fuori da certi ruoli stereotipati, ha trascorso la sua giornata con il nonno, che per lavoro ristruttura, costruisce, intonaca, ...

Mi ha mandato un video in pausa pranzo con il cellulare del nonno, in cui mi spiegava che non era come lo aveva immaginato ma che le stava piacendo. Vederla alle prese con cavi e spatoline mi ha ricordato quando io al suo posto tiravo fili elettrici o scoprivo cos'era la lana di vetro, proprio "lavorando" vicino a suo nonno, il mio papà. E' tornata stanca e impolverata. 

Mi ha mostrato le foto che aveva scattate e sorseggiando una cioccolata calda mi ha letto le risposte all'intervista fatta al nonno con le domande che la maestra le aveva fatto preparare ieri. Le dispiaceva non essere riuscita a tradurre una parola in particolare dal tedesco in italiano. Poi ha voluto fare un bagno caldo.

Questa cosa qui, che alcuni termini le manchino in italiano, mi fa semplicemente tenerezza ma mi riempie di gioia allo stesso tempo. Perché imparare due lingue, per lei come per i suoi fratelli, è scoprire due culture, conoscere due Paesi e esserne arricchiti.

Una giornata eccitante per Iris, e anche un po' per tutta la famiglia.

mercoledì 9 novembre 2016

Parole che brillano


Questa è Gemma durante uno dei suoi rarissimi riposini pomeridiani. 
La guardo e la riguardo. Ha ancora un visino piccolo, tanto delicato, morbido, profumato.
Quasi quasi potrei credere a quelle belle frasi di mamme e papà convinti di riuscire a trovare la forza di superare qualsiasi cosa solo guardando i propri figli, convinti che basterà guardarli ogni volta dormire, che basterà un sorriso, che basterà vederli correre spensierati, che basterà un piccolo gesto a dimenticare la fatica e le frustrazioni. 
Eppure io non sono così. Ci sono giorni in cui proprio loro, i miei figli amatissimi, le forze me le tolgono. Ci sono sere che non andrei neanche a dargli la buonanotte. Ci sono pomeriggi che i continui capricci non mi fanno ultimare un bel niente. Ci sono litigi che non sopporto. Ci sono risposte che non gradisco. Ci sono opinioni che vorrei mettergli in testa e devo attendere, o idee che vorrei non gli venissero e con cui devo fare i conti.
Non basta uno sguardo. 
Belle risate mi rassicurano, si, piccole o grandi gioie illuminano i momenti bui, belle parole brillano come stelline e addolciscono come miele. 
Quel "ti voglio tanto bene", un "sei la mia mammina", quel "voglio stare io vicino a te" o quel saperci proprio fare della mia Gemma preziosa che quando le dico "ti do un bacio", risponde "no, tanti!"
Ma solo cominciare a parlarne respirando piano riesce a tranquillizzarmi, pregare riesce a calmarmi, nella mia fede trovo la forza. E dal cuore rinascono gli sguardi.

domenica 30 ottobre 2016

Il cambio ora a casa mia

Hai presente quel link che girava su facebook?
Lancette indietro di un'ora: chi non ha figli dorme di più, per chi ha figli invece non cambia niente.
Ecco, non cambia niente proprio per niente. E' peggio, altro che uguale.
Capitasse di lunedì, tra scuola e lavoro, lo shock sarebbe minimo. Ma domenica, cioè la domenica uno si aspetta un programma diverso.
E allora alla fine com'è andata?
La piccola di casa si è svegliata alle 5:56. Lei pensava fossero quasi le sette certo, invece erano le sei. Le sorelle maggiori si sono alzate alle 6:20, alle 6:47 hanno chiesto il permesso di scendere a fare colazione. Il maschietto è stato l'unico che, ignorando gli irrequieti movimenti casalinghi, abbia continuato a dormire indisturbato.
Quindi ricapitolando, se sposti le lancette indietro di un'ora, se hai figli piccoli, non solo non hai un'ora in più di sonno, no!, hai un'ora in più da impiegare in qualche modo fino a che le lancette raggiungano un orario decente per scendere a fare colazione.
E quelle lancette ti fanno anche sentire in colpa, perché mentre sei a letto sperando che gli urletti provenienti dalla cameretta non superino i tuoi livelli domenicali di sopportazione, il tuo istinto di mamma casalinga comincia a attivarsi e passa in rassegna tutte le belle cose che potresti fare approfittando della prematura sveglia. Ci sarebbero la biancheria da finire di piegare o quelle due teglie di pizza che hai lasciato a bagno ieri sera, per esempio.
Ma tu resisti, resisti e fai finta anche di provare a chiudere gli occhi illudendoti di riuscire a riaddormentarti, per magia... finché allunghi la mano, trovi quella alleata di tuo marito, e dopo qualche bacio di consolazione, di comune accordo decidete di aver bisogno di un caffè, anzi due.

ps: abbiamo avuto una buona domenica, nonostante non ne abbia apprezzato la prima ora.
pps: perché, perché di domenica?

giovedì 27 ottobre 2016

L'autunno



Der Herbst lässt mein Blick steigen
zu den Bäumen, zum Himmel, und das Herz folgt ihm.
Der Herbst berichtet mir von Dir.
*Angela*

martedì 25 ottobre 2016

Dio ascolta e risponde

Mozart è di nuovo a casa, sano e salvo. 
Una gentile signora lo ha ritrovato a un paio di chilometri da casa e mi ha avvisata.
Siamo molto riconoscenti per tutto l'aiuto e l'affetto ricevuto da parenti, vicini di casa e amici.

Abbiamo cercato tanto e abbiamo soprattutto pregato. I bambini hanno pregato a colazione, a pranzo, a cena e prima di mettersi a dormire.

Quanto è grande la bellezza di ricevere risposte alle nostre preghiere! 
Piccole o grandi che siano, pronunciate da piccoli o grandi cuori. 
Una bellezza a cui abbiamo potuto assistere ancora una volta. 
Una bellezza che desidero i miei figli imparino ad apprezzare.
Una bellezza che consola, che dona pazienza.


Dico spesso che non so come potrei vivere senza di Dio.
Ho bisogno di Lui. 

Il mio rifugio, la mia giustizia, ogni giorno e in ogni situazione.



La canzone qui sopra è una delle mie preferite, e ispirata dal titolo ho creato mesi fa una semplice stampa che arreda il nostro salotto.
Spesso leggo quelle poche parole e rifletto su quanto siano vere. 



Stampa semplice - Lord I need You



lunedì 24 ottobre 2016

Sperando in un lieto fine...


Sabato mattina mi ha svegliata, voleva tante coccole perchè non ci vedevamo da tanti giorni. E poi si è addormentato comodo.
Sabato pomeriggio noi ci siamo messi le scarpe all'ingresso di casa, lui è uscito, noi siamo andati a fare la spesa. Si sarà allontanato troppo, gli sarà capitato qualcosa... so solo che ci manca troppo e preghiamo che possa tornare presto a casa.
Speriamo e piangiamo anche.
Mai avrei immaginato di potermi tanto affezionare, ma Mozart mi ha conquistata e ora mi manca. 
Ho scritto annunci, cerco nei quartieri vicini, continuo a guardare fuori dalle finestre, e più intensamente chiedo a Dio di riportarlo a casa.
Ecco il nostro nuovo lunedì, appena dopo le vacanze autunnali, tra zaini e merende, valigie ancora da disfare, aspirapolvere e sospiri.
Che sia una buona settimana.

venerdì 14 ottobre 2016

10 anni


10 anni, Iris ha compiuto ieri 10 anni.
Il nostro primo amore. La nostra prima figlia.


Ha desiderato un compleanno a tema donuts e son piovute ciambelle nella mia cucina. 
Per il pigiama party, per la festa in famiglia, per gli inviti e le decorazioni.
Ha sorriso tanto e mi ha abbracciata, ringraziando.
La sua gioia è un fremito d'amore per il mio cuore di mamma.


Perchè ci provo a renderla felice. Non riesco sempre, non devo neanche sempre. Per il suo bene, secondo la mia idea di bene.
E' che lei è la prima, provo tutto per la prima volta con lei.
A volte ci riusciamo alla grande, altre volte dobbiamo disfare tutto e ripartire insieme, io e lei. E sbagliando e vincendo lei diventa grande, io resto la sua mamma.


10 anni di ricordi e fotografie.
Mi sembra di avere la mia Iris da sempre con noi, e allo stesso tempo di averla partorita ieri.
Appena me l'hanno messa sul petto ci siamo guardate, aveva gli occhietti aperti, ho cominciato a chiamarla col suo nome e continuavo a ripetere che fosse bellissima.
La bambina più bella che avessi mai visto. E mi emoziona ancora pensare che sia nata dall'amore.


Le abbiamo regalato una giornata da figlia unica, che appena possibile trascorreremo in tre, io lei e il papà. Sta già pensando a cosa fare e cosa mangiare, e mentre esprime i suoi pensieri, sorride. E come dicevo la sua gioia è un brivido dolce nel mio cuore di mamma.

martedì 11 ottobre 2016

Pane buono e cielo blu

"Un chilo per favore!"

Mamma mi mandava a comprarlo dal panettiere che veniva col furgoncino sotto casa. 

Suonava il clacson poi tutti i citofoni del palazzo e distribuiva forme da 1, forme da 2 chili e se ne volevi solo mezzo tagliava una panetta a metà proprio lì nel bagagliaio che sapeva di farina e forno a legna. E ogni signora sceglieva la sua panetta, come se realmente una fosse più buona dell'altra.
A me bastava dire "ben cotta, ha detto mamma, grazie!"




Avevo la stessa età delle mie figlie. La maggiore, Iris, sta per compiere 10 anni, 10 anni fa stavo per diventare mamma. Il cielo era blu proprio come quello di questi giorni, facevo passeggiate e non vedevo l'ora di conoscere la mia bambina.
Abbiamo già festeggiato con le amichette di scuola, ah! il primo pigiama party non si scorda mai!... e son piovute ciambelle.
Segue festa in famiglia, certo. E ogni mattina, ogni sera a letto mi scorrono i ricordi, poi tiro fuori gli album, apro cartelle al pc, ogni compleanno è uno sguardo al passato e un passo verso un futuro che è già qui.



giovedì 6 ottobre 2016

Per tuo figlio... Für dein Kind...

 Per tuo figlio sei TU il miglior padre e la madre migliore, sia che ti senta tale oppure no. Non smettere di fare il tuo lavoro anche se hai l'impressione di aver fallito come padre o madre. I tuoi bambini hanno solo te. La famiglia non si sceglie. Famiglia si è.
VOI siete la squadra. (cit.)
 Für dein Kind bist Du der beste Vater und die beste Mutter, ob sich das nun momentan so anfühlt oder nicht. Künde deinen Job nicht auf, wenn du den Eindruck hast, als Vater oder Mutter versagt zu haben. Deine Kinder haben nur dich. Familie sucht man sich nicht aus. Familie ist man. IHR seid das Team. (Zitat)

lunedì 3 ottobre 2016

Charly, il capretto puzzolente

Lui è Charly, un capretto svizzero tedesco.
Charly è nato dalla penna e dalla matita di due papà: Roger Rhyner e Patrick Mettler.
Charly è un capretto che affronta avventure, scopre e curiosa, gira il mondo e impara nuove lingue.




Charly ha imparato anche l'italiano! E sono felicissima di aver collaborato con baeschlin.lesestoff.ch alla traduzione del primo della serie di libri a lui dedicati.
Charly e io ci siamo divertiti a trovare le parole giuste e le rime azzeccate che meglio esprimessero in italiano le sue avventure.




Charly vuole piacere alla capretta di cui è innamorato, Alina, e parte alla ricerca di un nuovo odore. Ne sentirà di meravigliosi e strani. Ma quale di questi piacerà di più alla sua amata?


Charly è speciale soprattutto perché i libri che raccontano le sue storie sono profumati. Basta infatti passare le dita sulle grandi immagini colorate o avvicinare direttamente il naso al libro per sentire l'odore distribuito su tutta la pagina. Una pagina sa di fragola, una di prato, una di capretto, un'altra ancora di miele e così via.



Per me, tradurre Charly in italiano è stato un divertimento, una sfida condita da dubbi e esaltazioni, un piccolo orgoglio.
Il libro del capretto puzzolente è sulla lista dei bestseller dei libri svizzeri per l'infanzia, un classico nelle stanze dei bambini svizzeri e chissà che non lo diventi anche in quelle dei bambini italiani!

mercoledì 28 settembre 2016

ghirlandina fai da te




Quanto ci piace decorare la casa a seconda delle stagioni? Tantissimo :)
In questi ultimi giorni ho cercato un'idea per abbellire la nostra porta d'ingresso.
Metti a posto qui, riordina là... ho visto la ghirlanda vuota dello scorso Natale nel mobile in cucina e mi sono ricordata di un vecchio gomitolo che le bambine usano per i loro lavoretti.
Un paio di perline, sempre delle mie bambine ;) e ho pensato che non avrei speso proprio nulla per la mia nuova ghirlanda, se non del tempo ritagliato durante la giornata.
Sono soddisfatta del risultato, è semplice e carina, vero?


                                       


giovedì 22 settembre 2016

ciao ciao estate

Cara estateduemilasedici,
eccoci, ultimo giorno insieme, ultimissimi minuti. 
Mi sembra sia arrivato all'improvviso, come uno strappo deciso, il momento dei saluti. 
Ah, cara estate. Sono semplicemente molto grata per quanto hai regalato a me e alla mia famiglia. Tanto sole e tanta bellezza. Sei stata intensa.
DAY CAMP estivo, Centro Evangelico, Isola del Gran Sasso, Italia
Mi è piaciuto lavorare in squadra, mi è piaciuto che i miei bambini fossero con me, mi è piaciuto preparare il materiale, cercare le parole, raccontare di Dio a tanti piccoli ascoltatori. Mi è piaciuto parlare con i loro genitori, mi sono piaciuti i loro sorrisi.
Campo Famiglie "Cercatori d'oro", Centro Evangelico,  Isola del Gran Sasso, Italia
Mi piace come sempre sapere i bambini al sicuro e in buone mani, ci piace conoscere altre famiglie: la vacanza che sicuramente preferiamo. Tra cacce al tesoro fotografiche, colazioni e cene speciali organizzate dallo staff, ci siamo sentiti coccolati.







GINEVRA, Svizzera
Parc Jouvet , Valence, Francia
SUMMER CAMP Palabra de Vida, Calafell, Spagna
Mi è piaciuto che i bambini giocassero a imparare lo spagnolo, mi è piaciuto il sole caldo della Spagna, mi è piaciuto l'amore che ho visto esprimersi in svariati modi e la necessità consapevole di trasmettere il vangelo, mi è piaciuta l'allegria.




Mi è piaciuta Barcellona. 14 ore in giro per la città con 4 bambini e un passeggino :( vuoto ;) e il prezioso aiuto dei nostri compagni di gita.
Ci siamo innamorati di Barcellona. Spaziosa, variopinta, affollata, piena di vita, bellissima.

Non voglio dimenticare di quest'estate, ogni invito a tornare all'ascolto della Parola di Dio. Non voglio dimenticare di quest'estate, il lavoro di tutti quelli che lavoravano intorno a noi. Non voglio dimenticare di quest'estate la serenità e la spontaneità di quando giochiamo insieme, come famiglia.
Non dimenticherò di quest'estate la bellezza, la ricchezza, la possibilità di vedere culture unite dall'amore di Dio.

...e poi il mare, non dimenticherò il mare.
Portp Faro, Palau, Isola Rossa, Isuledda e Spiaggia Mennena, Sardegna


E' stato un piacere cara estate, un grande piacere. Arrivederci al prossimo anno.