mercoledì 28 settembre 2016

ghirlandina fai da te




Quanto ci piace decorare la casa a seconda delle stagioni? Tantissimo :)
In questi ultimi giorni ho cercato un'idea per abbellire la nostra porta d'ingresso.
Metti a posto qui, riordina là... ho visto la ghirlanda vuota dello scorso Natale nel mobile in cucina e mi sono ricordata di un vecchio gomitolo che le bambine usano per i loro lavoretti.
Un paio di perline, sempre delle mie bambine ;) e ho pensato che non avrei speso proprio nulla per la mia nuova ghirlanda, se non del tempo ritagliato durante la giornata.
Sono soddisfatta del risultato, è semplice e carina, vero?


                                       


giovedì 22 settembre 2016

ciao ciao estate

Cara estateduemilasedici,
eccoci, ultimo giorno insieme, ultimissimi minuti. 
Mi sembra sia arrivato all'improvviso, come uno strappo deciso, il momento dei saluti. 
Ah, cara estate. Sono semplicemente molto grata per quanto hai regalato a me e alla mia famiglia. Tanto sole e tanta bellezza. Sei stata intensa.
DAY CAMP estivo, Centro Evangelico, Isola del Gran Sasso, Italia
Mi è piaciuto lavorare in squadra, mi è piaciuto che i miei bambini fossero con me, mi è piaciuto preparare il materiale, cercare le parole, raccontare di Dio a tanti piccoli ascoltatori. Mi è piaciuto parlare con i loro genitori, mi sono piaciuti i loro sorrisi.
Campo Famiglie "Cercatori d'oro", Centro Evangelico,  Isola del Gran Sasso, Italia
Mi piace come sempre sapere i bambini al sicuro e in buone mani, ci piace conoscere altre famiglie: la vacanza che sicuramente preferiamo. Tra cacce al tesoro fotografiche, colazioni e cene speciali organizzate dallo staff, ci siamo sentiti coccolati.







GINEVRA, Svizzera
Parc Jouvet , Valence, Francia
SUMMER CAMP Palabra de Vida, Calafell, Spagna
Mi è piaciuto che i bambini giocassero a imparare lo spagnolo, mi è piaciuto il sole caldo della Spagna, mi è piaciuto l'amore che ho visto esprimersi in svariati modi e la necessità consapevole di trasmettere il vangelo, mi è piaciuta l'allegria.




Mi è piaciuta Barcellona. 14 ore in giro per la città con 4 bambini e un passeggino :( vuoto ;) e il prezioso aiuto dei nostri compagni di gita.
Ci siamo innamorati di Barcellona. Spaziosa, variopinta, affollata, piena di vita, bellissima.

Non voglio dimenticare di quest'estate, ogni invito a tornare all'ascolto della Parola di Dio. Non voglio dimenticare di quest'estate, il lavoro di tutti quelli che lavoravano intorno a noi. Non voglio dimenticare di quest'estate la serenità e la spontaneità di quando giochiamo insieme, come famiglia.
Non dimenticherò di quest'estate la bellezza, la ricchezza, la possibilità di vedere culture unite dall'amore di Dio.

...e poi il mare, non dimenticherò il mare.
Portp Faro, Palau, Isola Rossa, Isuledda e Spiaggia Mennena, Sardegna


E' stato un piacere cara estate, un grande piacere. Arrivederci al prossimo anno.

giovedì 15 settembre 2016

La sindrome della marmotta

Io ho la sindrome della marmotta, è sicuro.

Io no, non faccio le grandi pulizie di primavera, io faccio quelle preautunnali.

Io quando è primavera lascio casa com’è e esco. Mi godo il sole.

Io quando è estate apro sì le finestre, stendo i panni sul balcone, … ma le vere pulizie, quelle che rendono la casa profumatissimissima, quelle le faccio quando l’estate finisce.

Come, non avete idea di cosa c’entri la marmotta?

Ecco, la marmotta si gode l’estate e poi a settembre apre e svuota la tana dell’inverno passato, la ripulisce, la riempie e la rende confortevole per il prossimo inverno. Quando comincia a sentire i primi abbiocchi, chiude l’apertura della tana con un tappo di paglia e dorme. E non fa mica tutta questa fatica da sola o solo per se stessa, no la marmotta trascorre il letargo con altre 15- 20 compagne di sonno, troppo carina.

Ecco a me l’inverno piace trascorrerlo cosi: in una casa accogliente con il profumo di cibo appena sfornato, in una casa piena di famiglia e amici. Perché poi si fa la spesa e si torna a casa, si fa una passeggiata e si torna a casa, si va a slittare e si torna a casa.

Ecco questa cosa qui di dover preparare la tana io la sento già ai primi freddi serali e mattutini, quando mando i bimbi a scuola con la giacchetta.

Pulisco i vetri, sposto i mobili, riordino i cassetti, controllo le scorte di candele, riempio bustoni di inutilità (di cui ignoro la provenienza) da buttare via.

Comunque, anche quest’anno la sindrome della marmotta mi ha colpita e l’ha fatto come al solito poco dopo il rientro dalle vacanze. Complici la stanza delle bambine da riorganizzare e una marea di vestiti da sistemare, niente, se non mi vedete in giro, mi trovate qui a sistemare casa, come una marmotta qualunque.





lunedì 12 settembre 2016

Il tempo

Sono a casa, ancora un po' abbronzata, calendario alla mano.
Sono contenta di essere a casa, nella mia quotidianità.
Un pochino mi mancano il colore del mare, le onde basse della sera, i pranzi all’aperto e poi il tempo.
Si, quello di starmene sdraiata, seduta, accoccolata. In vacanza.

Ho avuto il tempo di bere i miei caffè, un sorso alla volta.
Ho pettinato le mie bambine senza controllare l’orologio.
Ho avuto il tempo di preparare la cena in costume.
Spesso sono stata l’ultima a fare la doccia, per scelta e non per tempo.
Ho compilato cruciverba, collezionato conchiglie e pietre, scattato fotografie.
Ho avuto il tempo di pregare, riflettere, decidere.
Ho letto, parlato, riso.
Sono a casa, dicevo, e mentre batto un tempo lento magari comodo, gli appuntamenti hanno la capacità di dettarne uno allegro tendente al presto. Che a volte affronto con disagio.
Perché la vita dei giorni in cui il ritmo lo decido io sono i miei preferiti.
È allora che mi sembra di poter decidere sul tempo, buono o cattivo che sia.

Sono una mamma e il tempo lo organizzo, sono una moglie e il tempo lo recupero.
Lo ritaglio, lo risparmio, lo investo. Sono abituata, certo.
Pulisco casa, passeggio, leggo, vado a fare la spesa, incontro altre mamme, compro vestiti, lavoro al computer, scatto, scrivo, vado in bici, cucino, incarto regali, organizzo feste… ma lo sai quanto mi piacerebbe qualche volta farlo senza tenere a bada testoline, manine e piedini curiosi?
E ma non sono abituata a chiederlo, il tempo. Mi pare brutto, o forse lo sembra a te, non so.

Eppure nel mio tempo, con i miei tempi, so essere più efficiente di una qualsiasi impresa di pulizie, più preparata di un qualsiasi cuoco e più gentile di una qualsiasi cameriera, più rilassata di un qualsiasi cliente in una qualsiasi spa, più divertente di un qualsiasi clown in un qualsiasi circo.
Senza dubbio più amabile e amante. Capace di trasformare il mio dovere in potere. In una forza, una gioia rinnovata pronta a donare.

Il tempo è il dono più bello che possa ricevere.




Idea! Regala “un buono di tempo” a una mamma che conosci e che sarà felice di farne ciò che vuole, quando vuole! Gioca per esempio un paio d’ore con i suoi figli o prepara per lei la cena!








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