mercoledì 15 febbraio 2017

Oggi, come ieri e come domani

Non abbiamo mai festeggiato il giorno degli innamorati, forse per pigrizia, forse per abitudine.
Ieri sera i nostri figli ci hanno visti baciarci e abbracciarci come la sera prima e quella prima ancora e come ci vedranno farlo le sere che verranno. 
Stamattina i nostri figli ci hanno visti baciarci e abbracciarci come la mattina prima e quella prima ancora e come ci vedranno farlo le mattine che verranno. 
Un nuovo giorno è una nuova possibilità, una nuova buona occasione per amare.






martedì 14 febbraio 2017

parole d'amore

Giorni di pensieri chiusi e stretti.
Giorni che navigano su acque mosse.
Giorni che bramano pace.
Come di un fiume che inonda, sommerge, bagna, invade.
D'amore. Che non è un'invenzione degli uomini.
Ma un dono di Dio.
Di parole che arrivino al cuore.
Ché una sola parola può accarezzare l'animo.
Una sola, Sua Parola dona la vita.
Dona sollievo. Rende giustizia.
Sostiene. Salva. Libera.
La Sua Parola è una luce che sussurra: Io ti amo.


Nelle ultime settimane sto scrivendo sulla mia agendina tante frasi che mi fanno del bene. Scriverle e poterle rileggere tutte insieme mi trasmette coraggio. La maggior parte di esse sono parte di versetti o verità bibliche.
Ho provato a spiegarti cosa rappresentano le parole di Dio per me, ma vorrei solo raccontarti una cosa meravigliosa che mi succede ogni volta che apro la Bibbia e 
chiedo a Dio di parlarmi.
Lo fa, semplicemente.
Come se quelle parole si fossero posate in riga sulle pagine per me, nel momento esatto in cui ne avevo bisogno, sono miracolosamente vive.




Hai parole d'amore che ti accarezzano l'anima? 
Condividile con noi se ti fa piacere. 
Qui puoi trovarne alcune delle mie.












mercoledì 1 febbraio 2017

invito a Palazzo

Siamo stati invitati da ig3plus.ch al Palazzo federale, a BernaNoi e altri circa 300 genitori tra sabato 21 e sabato 28 gennaio 2017 abbiamo potuto visitare e pranzare gratuitamente nella sede del Parlamento svizzero




Ig3plus è un'associazione che sostiene le famiglie con 3 o più figli e che annualmente organizza una giornata della famiglia: una vera e propria festa con tanti adulti e soprattutto tanti, tanti bambini. L'estate scorsa ci è stata offerta una giornata allo zoo di Gossau, nel Canton San Gallo, con un brunch e uno spettacolo per famiglie nella piccola tenda del circo che si trova all'interno dello stesso zoo.

Da 3 anni l'associazione invita i genitori (con i soli bambini ancora allattati) nella capitale elvetica, proprio nel palazzo federale.




Sono stata una sola volta a Berna, nel 2010. Avevamo due bimbe e Levy sarebbe stato un segreto per qualche settimana ancora.


Ero curiosa dunque di tornare nella capitale, in parte emozionata di conoscere più da vicino quello che ho potuto (e dovuto) studiare durante il corso di naturalizzazione (oltre la storia, la struttura politica, il sistema scolastico, assicurativo, finanziario, ...). 


Rappresentazione del Patto federale giurato nel 1291 tra le comunità di Uri, Svitto e Untervaldo

L'edificio del Parlamento è un'opera in stile neo rinascimentale costruita tra il 1852 e il 1902. Tutti i materiali impiegati provengono da ogni parte della Svizzera, tutte le immagini e i simboli rappresentano i principi dello Stato: la storia nazionale a partire dai miti fondatori fino al pluralismo culturale, politico, geografico e economico.
Una curiosità: diverse palme in vaso provenienti dalla Florida hanno adornato per qualche tempo la Sala dei passi perduti, ma non piacendo a nessuno, essendo ritenute fuori luogo e troppo esotiche sono state sostituite da piante dalla genealogia tutta elvetica alla fine del 2015.



Il palazzo è aperto ai visitatori oltre ad essere un palcoscenico politico e prima di tutto la sala riunione del Consiglio Nazionale. Palazzo federale è frequentato anche da lobbisti che difendono in Parlamento gli interessi di associazioni, imprese o altre organizzazioni e ogni parlamentare ha il diritto di designare due persone come sue ospiti.
Le deliberazioni delle Camere sono pubbliche e attirano molto pubblico. 




Giorni, orari e lingue scandiscono il ritmo delle visite guidate all'interno del Palazzo.
Nella sala subito dopo i controlli di sicurezza, una gigantografica della cartina geografica svizzera e l'esposizione della prima pagina della Costituzione Federale in lingua tedesca, italiana e francese.
"In nome di Dio Onnipossente".
L'invocazione a Dio nel preambolo della Costituzione non ha più senso per la maggior parte della popolazione, ma personalmente credo che sia proprio grazie alla fede sincera dei primi confederati se la Svizzera è stata benedetta e guidata con sani principi attraverso secoli di storia europea noncurante della potenza e del volere divini.



In tre gruppi abbiamo scoperto i vari ambienti guidati ognuno da un parlamentare, che oltre a fornire spiegazioni storiche o rispondere alle domande dei presenti, ha potuto dare diretta testimonianza della propria vita a Palazzo.
Cosa mi piace della politica svizzera? La democrazia diretta, la sovranità popolare. Almeno 4 volte l'anno i cittadini sono chiamati alle urne per decidere su numerosi temi, tutte le leggi sono sottoposte al giudizio popolare (anche se purtroppo l'affluenza è piuttosto bassa e l'intero sistema oltre a ricevere elogi non manca certo di critiche).




Dopo la visita, tutti i gruppi sono confluiti nella sala del ristorante, dalle cui finestre si ammira lo scorrere dell'Aare. Il fiume fa da cornice all'intero centro storico della città, una penisola culturale che è anche parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO.


Autoscatto nella Sala del Consiglio Nazionale
Il pranzo è stata l'occasione giusta per chiacchierare, e da bravi genitori si comincia con il solito "quanti figli avete? dove li avete sistemati oggi?", quindi il tempo di gustare ancora un buon caffè (insolitamente buono! grazie forse alla macchina professionale da caffè italiana che Salva mi ha fatto notare al bar, mentre sorseggiavamo l'aperitivo?!) e ci siamo rimessi in viaggio verso casa.


😉 Mi è piaciuto condividere questa giornata con voi, grazie di averci seguiti. E grazie a Ig3Plus per averci dato questa possibilità. 





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