giovedì 27 luglio 2017

day camp luglio 2017

Il ricordo più importante della prima settimana di luglio è legato al raccontare storie. Vere. Di bambini amici di Gesù. E il ritrovarsi ancora a imparare dalla fiducia che i bambini ripongono nelle parole di quelle storie. I bambini hanno fiducia e noi grandi abbiamo una grande responsabilità. 



Il Day Camp a cui ho collaborato è un programma giornaliero pensato per i bambini dai 3 ai 6 anni, al Centro evangelico Isola (ve ne ho parlato anche l'anno scorso, qui), in Italia. Quanta pasta si mangia in Italia? Ogni volta mi stupisco e non ne posso fare a meno. Che bontà.



Al day Camp giochiamo, cantiamo, coloriamo, raccontiamo storie dalla Bibbia, facciamo riposini, mangiamo gelati e ci salutiamo ogni pomeriggio un po' più amici e più felici di vederci il giorno dopo.



Lavoriamo in squadra, ci dividiamo i compiti e al resto pensano i bambini. Per questo forse mi piace tanto lavorare con questa fascia d'età: sono semplici, a farli felici si fa presto e basta un pupazzetto a cui dai la tua voce per attirare tutta la loro attenzione. I litigi e i capricci sono dimenticati nel giro di qualche minuto. E poi ti diventano amici, ti si addormentano in braccio e ti regalano disegni colorati come tesori.



Riconoscono in modo naturale l'esistenza di Dio e accettano senza riserve che Dio voglia essere loro amico. Gli parlano, con piccole preghiere e parole sincere.



I miei due piccoli hanno partecipato con me a questa esperienza (in foto Gemma che stanchissima si era addormentata subito dopo la pasta :), mentre le due grandi al campo elementari seguivano un programma adatto alla loro età. Le vedevamo sfrenarsi sui prati, partecipare a giochi di squadra, correre da una parte all'altra e poi intorno al falò la sera prima di andare a dormire.
La settimana è volata, il Signore ci ha protetto durante i viaggi d'andata e ritorno e come ha detto Levy: sarebbe bello se Isola fosse qui davanti casa!


🌟Grazie a tutto lo Staff, soprattutto a Stefania I., Stefania H. e a Joe per la meditazione che ogni mattina era di grande benedizione.


lunedì 17 luglio 2017

Piccoli uomini di preghiera chiedono

Ieri sera. Canzoncine e preghiera della buonanotte.
- mamma ma è vero, proprio vero che se chiediamo qualcosa nel suo nome, Gesù ce la darà?
- si, è scritto nella Bibbia, è una promessa.
- eh ma io sto chiedendo qualcosa nel suo nome ma ancora non la ricevo.
- posso chiederti per cosa stai pregando?
- per un tablet.
- ok allora. Certe cose, ora che sei piccolo, Dio te le dona attraverso di noi, mamma e papà. Noi pensiamo che non ti faccia bene avere un tablet e per questo non abbiamo intenzione di regalartene uno.
- si ma, vedi (e comincia a roteare le sue piccole dita) fa bene a qualcosa, ai muscoli...
- a cosa? Ai muscoli dei pollici per caso?
- si!
E scoppiamo a ridere tutt'2!! E mentre ridiamo lancio un urlo fuori dalla stanza al papà.
- scusa, hai sentito la conversazione tra me e TUO figliO? ( sottolineare che fosse suo e che fosse maschio ci stava, vero?) Che ne dici di intervenire in mio aiuto?
- no no vi lascio finire, te la stai cavando alla grande!





venerdì 14 luglio 2017

Una nuova data da ricordare.

La migliore scelta che nostra figlia potesse fare.

Tissot Arena. Nick Vujicic, un altro sguardo sulla vita

Lo devo, voglio scrivere subito, mentre lei ancora (dorme visto che siamo tornati a casa all'una di notte) e mentre ancora potete andare a vedere le mie stories su instagram, prima che scompaiano per sempre (scherzo, ma affrettatevi per vivere qualche minuto della conferenza a cui abbiamo assistito ieri sera).
E mentre lo scrivo piove. E anche tutto questo grigio non riuscirà a contenere la mia gioia. 
Ieri siamo stati a Biel per la conferenza del noto predicatore senza gambe nè braccia, che gira il mondo incoraggiando e parlando della speranza certa di una vita vera con Gesu (cerca Nick Vujicic su youtube, tantissimi video spiegano chi è, cosa fa e perchè lo fa).
I momenti di lode con altre circa 6400 persone sono stati meravigliosi. Le parole di Nick erano semplici ma forti. Ascoltare i suoi racconti è di grande stimolo a lasciare che Dio usi tutto di noi, così come siamo, per la Sua gloria. 
E mentre parlava, io pregavo. Per lei. Siamo andati alla conferenza con la maggiore dei nostri figli. Pregavo per lei perchè da tempo era combattuta e sapevo che Dio potesse parlarle e che lei potesse comprendere. Nick ha chiesto un paio di volte se qualcuno volesse cominciare ieri sera stessa una relazione personale con Dio e all'ultimo appello ha spronato a chiedere aiuto ai propri vicini di sedia se non si avesse il coraggio di alzarsi in piedi. CI siamo guardate, era emozionata e mi chiedeva di alzarmi con lei. 
Che gioia, Dio parla, Dio risponde, Dio è vivo.
E quella di ieri sera è una nuova data da ricordare per la nostra famiglia. Che gioia.

giovedì 13 luglio 2017

AAA cercasi saggezza

Vorrei sapere cosa fare. Vorrei sapere come meglio agire.
Tutti esprimiamo questi vorrei. Qualsiasi lavoro svolgiamo, in qualsiasi posto.
Riuscire a tirar fuori sempre la giusta dose di saggezza aiuterebbe in diverse circostanze.
In quanto mamma mi fanno particolarmente gola alcune paroline, legate alla saggezza, che questo verso di Giacomo riporta: pacifica, mite, conciliante, imparziale.
Potrebbe essere scoraggiante soffermarsi in seguito sulla purezza, la misericordia, i buoni frutti e l'ipocrisia. Di certo, non a caso, il re Salomone chiese saggezza e non ricchezze. Ma la bellezza del verso a mio parere sta in quel "...che viene dall'alto".
Perché da soli è impossibile.
Con l'aiuto che viene dall'alto, da Dio, ci si può lavorare.

mercoledì 5 luglio 2017

Die Schulreise

Ich bin mit der dritten Klasse und mit der, welche meine Tochter Iris besucht, der Vierten, auf die Schulreise gegangen. Die Organisatoren haben nach zusätzlichen Fahrgelegenheiten für die Kinder gesucht, sodass ich mich als Fahrerin zur Verfügung gestellt habe. Mit meinem Rucksack, den Sonnenbrillen, dem Lunch-Paket, bequemen Schuhen und meiner ganzen Begeisterung gehe ich auf den besonderen Ausflug mit.

Das Reiseziel: die Talstation, die von Sattel (Kt. Schwyz) nach Mostelberg führt.

Zuerst gibt es einen kleinen Zwischenstopp in Morgarten. Hier steht ein Schlachtdenkmal zur Siegfeier der Eidgenossen (Uri, Schwyz und Nidwalden) gegen die Habsburger (15. November 1315).





Danach fahren wir weiter nach Sattel. Zum Mostelberg hinauf verbringt man 8 Minuten in einem roten Dreh-Gondeli: die erste Dreh-Gondelbahn der Welt – Sattel-Hochstuckli.




Während der Fahrt können wir das atemberaubende 360-Grad-Panorama bestaunen. Dies auch dank der Sonne, die in der Zwischenzeit durch die Wolken dringt.

Sobald man oben ankommt, kann man dem Spass und der Abenteuerlust freien Lauf lassen: Trampoline, Hüpfburgen, Erlebnis-Wanderwege und Rodelbahn.

Schon fährt jemand auf einem Rodel den grünen Berg hinunter. Nein, das ist nicht nur für Kinder! Auch ich wage einen Versuch… und dann einen zweiten und einen dritten…






Das Mittagessen gibt es bei einer Feuerstelle im Wald. Wenn es ums Grillieren geht, verzichten wir nicht auf Cervelat und Bratwurst.

Gerne beobachte ich die spielenden Kinder. Ich höre zu, wie sie Fragen stellen, ihre Anliegen vorbringen oder den Lehrern ihre Unzufriedenheiten äussern. Ich bewundere die Art der Lehrer, wie sie mit den verschiedensten Situationen umgehen.




Mit den Kindern zu sprechen, ihnen ein Spielgefährte zu sein, ihnen die Verbote zu erklären oder sie auf ihre Fehler aufmerksam zu machen, sind für mich herausfordernde Aufgaben. Das alles kommt mir nicht spontan und ich merke, dass ich noch Vieles zu lernen habe.






Der Retourweg führt durch den Wald, ganz in der Natur abgetaucht.
Auf der Strecke gibt es Aussichtspunkte. Das Highlight ist definitiv die längste Fussgänger-Hängebrücke Europas – der Raiffeisen Skywalk.






Die Spannweite beträgt 374m und überquert damit das Lauitobel. Die Brücke schaukelt ein bisschen, aber es ist nicht weiter schlimm. Sie ist sicher! Immer wieder mache ich einen Halt, um herumzuschauen und zu fotografieren. Beeindruckend!




Die Kinder sind mutig und die, die sich weniger trauen, werden von den erfahrenen Lehrern ermutigt. Am Ende der Brücke sind die Kinder dann wieder bereit, mit dem Spielen weiterzumachen.




Tage wie diese machen müde, aber gleichzeitig finde ich sie entspannend. Sie entspannen mich mehr, als sie mich ermüden würden… weil die Natur diese Macht besitzt! Ich habe die Natur schon immer geliebt. Seitdem ich im letzten April an einem Seminar über die Schöpfung teilgenommen habe, staune ich noch mehr über die Perfektion und Details, die Gott für uns Menschen ausgedacht hat.



Die Schulreise geht zu Ende. Es ist Zeit nach Hause zu fahren.
«Tschüss Chinde! Danke für das Singen und eure Fröhlichkeit im Auto während der Heimreise. Bis zum nächsten Mal!»


➡con questo post sono ospite del blog UnterwegsZuhause. Ringrazio mia sorella B per l'aiuto con la traduzione. Il post in italiano è  ---http://www.coffee4mom.com/2016/05/gita-scolastica.html?m=0

martedì 4 luglio 2017

9 anni

Da un paio d'anni lo festeggia qui, al campo bambini, il suo compleanno. Una sala da pranzo intera le canta "tanti auguri", una torta piccolina e una candelina sono solo per lei. E io lo so che a lei non piace essere al centro dell'attenzione, ma io lo so che è felice, perchè sorride, abbassa gli occhi e controlla le trecce fra i suoi capelli dorati.
Amore mio, buon nuovo anno di vita.

Norah, 9 anni