Destinazione: la cabinovia che da Sattel (canton Svitto) porta al monte di Mostelberg.
Ma prima abbiamo fatto una sosta a Morgarten dove c'è un momumento commemorativo della vittoria dei Cantoni primitivi (Uri, Svitto e Untervaldo) sugli Asburgo (15 novembre 1315).
Ma prima abbiamo fatto una sosta a Morgarten dove c'è un momumento commemorativo della vittoria dei Cantoni primitivi (Uri, Svitto e Untervaldo) sugli Asburgo (15 novembre 1315).
Questa è la prima di una serie di battaglie decisive a difesa dell'alleanza stretta nel 1291.
Dopo questa parentesi storica, ci siamo diretti a Sattel, dove per raggiungere il Mostelberg si percorrono 8 minuti nelle cabine colorate e rotanti della Sattel-Hochstuckli, la prima teleferica girevole al mondo.
Dalle cabine abbiamo quindi ammirato il panorama da tante angolazioni diverse e insolite, grazie anche al bel sole che nel frattempo si era fatto spazio tra le nuvole.
Una volta arrivati alla stazione superiore della teleferica c'è solo da scatenare il divertimento e il senso dell'avventura: trampolini, castelli gonfiabili, un sentiero didattico, escursioni e lo slittino estivo.
Una volta arrivati alla stazione superiore della teleferica c'è solo da scatenare il divertimento e il senso dell'avventura: trampolini, castelli gonfiabili, un sentiero didattico, escursioni e lo slittino estivo.
Eccolo: uno slittino su ruote scivola veloce lungo le pareti verdi del monte con curve, discese e tunnel. E no, non è solo per bambini, l'ho provato anch'io e una volta finito il primo giro, l'ho riprovato e poi ancora una volta.
Per il pranzo abbiamo percorso uno dei tanti sentieri e raggiunto una postazione con griglia a disposizione dei visitatori. Se c'è da grigliare nessuno rinuncia a cervelat e bratwurst calde!
Tra un boccone e l'altro i bambini hanno esplorato il territorio all'ombra di alti alberi.
E io ho osservato i loro giochi, ho ascoltato le loro domande, le loro richieste e anche le loro lamentele rivolte ai maestri, rimandendo affascinata dalle risposte e il modo di esprimersi di questi ultimi.
Mi rendo conto della bellezza di saper parlare ai bambini, raccontare, partecipare ai loro giochi, spiegargli un divieto o ancora renderli consapevoli di un errore.
Non mi viene per niente spontaneo e ho molto da imparare.
Tra un boccone e l'altro i bambini hanno esplorato il territorio all'ombra di alti alberi.
E io ho osservato i loro giochi, ho ascoltato le loro domande, le loro richieste e anche le loro lamentele rivolte ai maestri, rimandendo affascinata dalle risposte e il modo di esprimersi di questi ultimi.
Mi rendo conto della bellezza di saper parlare ai bambini, raccontare, partecipare ai loro giochi, spiegargli un divieto o ancora renderli consapevoli di un errore.
Non mi viene per niente spontaneo e ho molto da imparare.
Per tornare alla stazione della cabinovia abbiamo continuato a percorrere il sentiero, immersi nella natura.
Lungo la strada diversi punti panoramici ci permettevamo di guardare la stazione teleferica e le varie attrazioni da cui eravamo partiti, e che stavamo nuovamente per raggiungere in maniera decisamente particolare: il ponte sospeso pedonale più lungo d'Europa, il Raiffeisen Skywalk.
Il ponte attraversa la Lauitobel, ondeggia un po' ma è altrettanto sicuro e comodo da permettermi di fermarmi, guardarmi intorno e fotografare. Chè ne vale la pena.
I bambini sono stati coraggiosi e quelli più timorosi sono stati incoraggiati dai bravi maestri. Appena arrivati dall'altra parte del ponte erano tutti pronti per continuare a giocare.
Queste giornate mi stancano e allo stesso tempo mi rilassano, anzi, mi rilassano più di quanto non mi stanchino... perchè la natura ha questo potere e se già l'amavo, da quando in aprile abbiamo partecipato a un convegno creazionista, ora la guardo e ne godo maggiormente consapevole di quanto sia perfetta e appositamente pensata per noi uomini, da Dio.
Gita conclusa, ora di tornare a casa.
"Ciao bambini allegri e canterini per tutta l'ora di viaggio di ritorno, alla prossima gita!"
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