Sono giorni di appelli alla pace. Arcobaleni e cuori.
Ieri, lunedì di Pentecoste, negozi chiusi e bimbi a casa, abbiamo guardato un pezzetto del concerto di Ariana Grande: “One Love Manchester”, il concerto per lanciare un messaggio di sfida al terrorismo, a due settimane dall'attentato.
Le nostre figlie sanno cosa è successo, lo hanno letto a scuola con la maestra, ci sentono parlarne a casa. E io mi meraviglio di come loro non si meraviglino. A noi adulti fanno paura queste tragedie, a loro sembra non tanto. Forse mi sbaglio ma credo stiano crescendo con la consapevolezza e la realtà di queste frequenti notizie. Mi chiedo se non sia che per loro è semplicemente più facile comprendere che il mondo non sia un luogo affatto sicuro, mentre noi grandi gli siamo talmente affezionati da dimenticare che la vera pace qui non la troveremo mai e che viene solo da colui che il mondo l'ha creato.
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