martedì 30 gennaio 2018

Che ne faccio della mia rabbia?

Dio desidera che noi lavoriamo con Lui, proprio io, proprio tu. 
Come? Con quello che abbiamo, con quello che sappiamo fare. 
Dove? Nel nostro matrimonio e nella nostra famiglia. Poi nel vicinato. Poi dappertutto.
Ripeto, nella mia famiglia. Eh, qui viene il bello.
A volte la famiglia e i figli in particolare, si trasformano in piccoli nemici da sconfiggere a più livelli durante l'arco della giornata, per giungere a sera illesi e magari con qualche vita di scorta da giocarsi l'indomani. 
Fare la mamma, fare i genitori, non è sempre la vita felice che ci siamo immaginati mentre accarezzavamo il pancione e sentivamo i calcetti di una nuova vita che sarebbe arrivata da lì a poche settimane. 
Ci hanno consigliato i migliori corsi preparto e non ci hanno insegnato a allattare, per esempio.
Ci hanno consigliato il passeggino più leggero e compatto ma non ci hanno preparato a sporcarci le mani, a lasciare che se le sporchino i bambini soprattutto. 
Ci consigliano applicazioni, programmi, video e sembra che a pochi oggi interessi davvero imparare a parlare con i ragazzi. 
C'informiamo riguardo al gestire i capricci di un duenne ma non siamo abbastanza pronti alle risposte, alle idee, alle scelte, alle provocazioni dei nostri figli, non siamo preparati a gestire la nostra angoscia, la nostra stanchezza, il nostro dolore, la nostra rabbia. 
L'impotenza a cui non soccombere di fronte alla scarsissima capacità dei figli di ricordare le indicazioni dei genitori.
Diciamolo pure che quei piccoli cuccioli teneri e carini crescono e ci fanno correre, e pure arrabbiare. Pure tanto.
E la responsabilità è la nostra, dei grandi, che in fondo non siamo troppo diversi dai nostri figli davanti alle indicazioni che troviamo nelle parole di Dio. In quanto suoi figli infatti il nostro compito principale è quello di onorarLo, e dobbiamo cominciare all'interno delle nostre famiglie. 
Non ci servirà a nulla farlo fuori se non saremo capaci di farlo dentro casa.
E se siamo arrabbiati, se sentiamo un dispiacere e una frustrazione dalle quali non riusciamo a uscire? Non respingiamo la nostra rabbia perché verrà fuori comunque, purtroppo nei momenti e nei modi sbagliati.
Allora concediamoci del tempo per essere giù di corda, parliamone. Ho notato che anche i bambini possono capire, anche loro hanno giorni difficili e non avendo ancora la capacità di esprimersi, trovano nella nostra sincerità un riscontro positivo rispetto a questi sentimenti complicati.
Tutta una questione di atteggiamento, ogni singolo giorno ogni singolo momento. 
Di dipendenza verso Dio, predisponendoci a chiedere, ascoltare e lavorare.
Di amore verso la nostra famiglia, per una scelta oculata delle parole e dei gesti di cui i nostri figli sono testimoni e imitatori.

Dio ha un compito per te, ti farai trovare pronto a svolgerlo oggi, e domani, e il giorno dopo e quello dopo ancora?




sabato 13 gennaio 2018

Verdure e gelati

Se finite tutte tutte le verdure potete prendere un gelatino.
E fu così che i piatti brillarono.

I nostri figli non devono far nulla per meritare il nostro amore.
Ci sono certo cose da fare se vogliono ricevere un premio, anche cose che devono fare e basta, solo per dovere.
E poi ci sono i punti extra,  meritati o no che siano. Proprio perché li amiamo.

L'altro giorno dopo pranzo ho riflettuto su due cose.
Se Dio avesse dovuto aspettare che finissi il mio piatto per mostrarmi il Suo amore, probabilmente  starebbe ancora a vedermi scartare cipolle e spezzettare broccoli.
Ma la certezza del Suo amore mi incoraggia a considerare di ripulirlo per bene il piatto e meravigliarmi delle benedizioni che ha in serbo per me.
Dopotutto a chi non piacciono i gelati?




mercoledì 10 gennaio 2018

nella gioia e nel dolore

Sono una moglie e madre felice per la grazia di Dio e l'amore di mio marito. Amo tutto quello che il matrimonio e la maternità mi hanno donato. 
Una vita, una sfida continua. 
Sacrifici certo, momenti felici, tanti.
E poi un giorno il dolore.

Il dolore più grande mai provato prima, il dolore che ti spezza.
Il cui silenzio è il rumore più assordante mai ascoltato prima.
Abbiamo perso una vita. Era qui, a un battito di cuore, a un respiro di gioia. 
Una nuova luce, avevo immaginato il tempo scandito da un susseguirsi di settimane e traguardi.
E poi il buio.

Mi mancano i pensieri, o meglio sono monotematici, all'esterno forse monotoni. 
Ho dietro di me un anno da dimenticare, si dice così. Ma non lo dimenticherò mai, questa è la verità. 
E se penso al cambio calendario non riesco a pianificare, a immaginare.
Le mie parole non erano pronte, non che lo siano ora.
Eppure questo anno è importante per la nostra famiglia: presto un nuovo inizio in una nuova città, una nuova chiesa, nuove scuole, nuove relazioni da costruire.

Ma sono ferma.
Pensa a quello che hai, non a quello che non hai, mi dicono. 
Quello che non ho è la forza di amare nonostante il dolore e il coraggio di vivere nonostante la debolezza.
Sii forte e coraggiosa, sono con te ovunque vai, mi dice Dio. Queste parole sono le uniche a cui mi stringo e con cui affronto i miei giorni.

Voglio farvi ascoltare una canzone. Piango quasi ogni volta che la ascolto. L'abbiamo cantata una domenica in chiesa. Il predicatore ha pregato e ci ha chiesto di farlo assieme a lui con le mani aperte davanti a noi, come ad accogliere l'amore di Dio. 
Ho affidato a Dio il mio cuore quella mattina, il mio cuore rotto, a pezzi, strappato, e ho sentito le sue carezze, le sue fasce avvolgermi le ferite.

Kari Jobe- Be Still My Soul (In You I Rest)
(qui potete trovare una traduzione in italiano)


Quindi ecco il mio augurio per tutti voi, per me e la mia famiglia, all'inizio di questo nuovo anno. 
Qualunque cosa stiate vivendo, che siate nella gioia o nel dolore, confidate sempre nel Signore.

Solo in Dio trova riposo l'anima mia;
da lui proviene la mia salvezza.
Lui solo è la mia rocca e la mia salvezza,
il mio alto rifugio; io non potrò vacillare.
Anima mia, trova riposo in Dio solo,
poiché da lui proviene la mia speranza.
Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza;
egli è il mio rifugio; io non potrò vacillare.
Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
la mia forte rocca e il mio rifugio sono in Dio.
Confida in lui in ogni tempo,
apri il tuo cuore in sua presenza;
Dio è il nostro rifugio.


(La Bibbia, dal Salmo 62)

Con affetto,
Angela