L'inverno sta finendo e ci sta lasciando un bel ricordo di sé con temperature bassissime. Siamo intorno ai meno 15 gradi. A pensare che mia figlia ieri era con la sua classe in montagna, per la giornata degli sport sulla neve. Non l'ho invidiata granché. Ma è tornata contenta e neanche troppo infreddolita.
Ho gli scatoloni da preparare per il trasloco e anche un figlio con la febbre, credo però che se non avessi avuto qualche vera scusa, ne avrei trovata qualcuna apposta.
Riflettevo sul mio lavoro la scorsa settimana, sul significato del mio ruolo di mamma.
E mentre pensavo Dio ha permesso che il pastore in chiesa domenica mi incoraggiasse tramite alcuni versi nel libro di Neemia, nella Bibbia.
"Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Il lavoro rimarrebbe sospeso se io lo lasciassi per scendere da voi."(Neemia 6:3)Neemia aveva appena terminato di ricostruire le mura a Gerusalemme, gli mancavano soltanto i battenti delle porte della città.
Ricevette allora un invito da alcuni nemici. Lo invitarono 4 volte e per ben 4 volte rifiutò immaginando che volessero fargli del male, e non avendo nessuna intenzione di essere distratto, rischiando così di non terminare il lavoro.
Il pastore ci ha portati a riflettere su quale fosse il nostro compito principale, ognuno secondo la vita che conduce, e quali potessero essere gli inviti che in mille forme ci sfidano a lasciare il nostro lavoro incompiuto.
Indovinate quale è stato il primo esempio che ha fatto?
Quello delle mamme. Quello dei genitori.
Il mio compito principale è crescere i miei figli.
Li ho guardati nei loro letti, domenica sera, poco prima che si addormentassero.
Ho pregato per loro e ho chiesto al Signore di benedirli, di aiutarmi a educarli secondo la Sua volontà.
Il calendario, gli appuntamenti, la stanchezza, i capricci, i pensieri, le delusioni, lo scoraggiamento, il disordine, il telefono ... non posso permettere che queste cose si mettano tra me e l'obiettivo finale di prendermi cura della mia famiglia con amore e costanza.
Voglio rispondere come Neemia:
Ho un compito da svolgere e non posso distrarmi in alcun modo.Il tuo compito è uguale al mio, prenderti cura dei tuoi figli?
Forse ne hai uno diverso.
In ogni caso, sai individuare cosa vorrebbe distrarti, cosa t'invita a lasciare il tuo lavoro sospeso?
Prendiamoci qualche minuto per riflettere, rinnovare con cuore sincero il nostro impegno, rimettere a fuoco il nostro obiettivo.