mercoledì 30 gennaio 2019

3 buone abitudini per il 2019

Vi devo un post, da novembre 2018. 
Avevo lasciato in sospeso un paio di domande, puoi rileggere tutto qui
Ci ho sempre pensato nel frattempo, conoscevo già le risposte ma certe consapevolezze passano dalla quotidianità prima di trovare un senso e un verso sulla tastiera del pc, almeno credo che vada in questo modo.

Consapevolezza.

Ne troverete traccia in queste tre (buone) abitudini che mi ha insegnato il 2018 e con le quali ho deciso di iniziare il 2019. 
Ci troverete anche le risposte che vi avevo promesso. Promesso.






3 buone abitudini per un buon nuovo anno:


1 ADORARE
Strana abitudine? L'adorazione è il modo migliorare che ho trovato per iniziare l'anno nuovo. 
A volte è proprio difficile per me accettare di essere amata, perdonata da Dio, accettare di potermi rilassare e accedere alla Sua grazia.
Ricordo un predicatore che incoraggiava a smettere di pensare di non poter adorare Dio quando sentiamo che i nostri errori ci separano da Lui, perché non è così! Una migliore consapevolezza di chi sono davanti a Dio mi aiuta a incontrare meglio Dio. In modo molto pratico, oltre che spirituale.









Ho raccolto le canzoni che il mio cuore ha scelto nelle ultime settimane, tutte le note che mi ricordano di ringraziare Dio per quello che ha fatto per me e la mia famiglia nel passato e a confidare in Lui per i mesi a venire. 
Ho creato una nuova playlist sul mio profilo Spotify! 

Clicca qui per ascoltarla!







2 PIANIFICARE
Pianificare la quotidianità.
Disegno dei quadratini sulla mia agenda, ci scrivo accanto le cose importanti da fare durante la giornata e mi impegno a farle. Che soddisfazione eliminarle una a una. 
La necessità di pianificare aumenta man mano che i figli crescono, e per me è diventata importantissima visto che questo nuovo anno è iniziato con la grande novità di un lavoro fuori casa oltre che dentro casa.
Anni fa nel mese di gennaio pianificavo anche la mia lettura biblica. Poi sono diventata mamma e per anni mi sono sentita in colpa per non esserci più riuscita. 
Bene, non mi sento più in colpa. Decido quale libro leggere e comincio. 5 versi? 10, 20, 2 capitoli? Ci metto due giorni o una settimana? Non ha importanza. La mia relazione personale con Dio dipende dal rapporto che nutro e instauro con Lui. Un solo verso dalla Bibbia o una sola frase di un canto possono parlare al mio cuore da parte Sua. 
Sono pronta a lasciarmi sorprendere? L'unica cosa da pianificare ogni giorno resta quella di mettersi all'ascolto.

3 PREGARE
Oh la preghiera, che dolce momento è la preghiera.
Lo è stato un paio di settimane fa prima di un test difficile a scuola (per uno dei miei figli), qualche settimana prima durante un viaggio, lo è prima di mettermi a lavorare o a scrivere. 

La mia preghiera per questo nuovo anno si riassume in una parola: saggezza.
Ne sento il bisogno come l'aria. Perché sento continue trasformazioni dentro di me, mi accorgo di cambiare di anno in anno, addirittura a volte di mese in mese. Mi sorprendo a dare un volto all'adulta che mi ero immaginata da adolescente. 

E in tutti questi cambiamenti di ruoli, di emozioni, attraverso lotte, conquiste e ferite, solo il mio Dio resta lo stesso, fermo, stabile, la mia fonte di speranza e di pazienza. 



Forse stai leggendo e ti stai chiedendo perché ci tenga tanto a iniziare con Dio quest'anno nuovo. 

Una volta Gesù chiese ai suoi discepoli se anche loro intendessero lasciarlo, visto che molti andavano via ritenendo le sue parole troppo dure. 
Pietro allora rispose: "Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna". (Giovanni 6:68)

Bellissimo. In un mondo che ci vuole rapidi, pronti, perfetti... dove andremmo per sentirci accettati, amati, liberi di esprimerci? 
In nessun altro posto se non alla croce possiamo trovare tutto l'amore e tutta la forza che ci occorrono per affrontare un buon nuovo anno.

Che sia così.