sabato 16 gennaio 2016

Non è scontato.

La prima settimana di scuola dopo le vacanze natalizie è volata. Gita in montagna, esercizi di matematica, il primo goal agli allenamenti di calcio, pomeriggio dall'amichetta, tanto freddo e i soliti litigi, le solite corse e la solita io. 
Non sempre rilassata, non sempre organizzata, non sempre come vorrei. 
Io che da qualche mattina mi sveglio con un pensiero: ricordati di ringraziare
Io che (mentre li sento litigare) chiudo gli occhi e dico: ricordati di ringraziare
Io che (quando le giacche non sono al loro posto) mi ripeto: ricordati di ringraziare
Io che (quando il salotto è diventato un castello di cartoni, cuscini e coperte) mi ripeto ancora: ricordati di ringraziare
Io che (quando la loro scrivania sembra un isola di legno in mezzo a un mare di fogli sul pavimento) mi impongo: ricordati di ringraziare.


Tra le altre cose infatti ho portato la piccola al controllo dal pediatra questa settimana e come i suoi fratelli, grazie a Dio, cresce sana e forte, vivace e spigliata. 
Appunto, grazie a Dio. Perchè non è mica scontato. Che crescano, che crescano sani, che crescano belli, che crescano curiosi e felici. Lo dimentico con una facilità spaventosa. Ovviamente quando le cose non sono come voglio io, quando la mia pazienza è poca. 
E nel frattempo è arrivata la neve. Loro giocano, si divertono, si organizzano. E litigano. 
Litigano si, ma giocano. Insieme e complici. Li guardo e mi ripeto: ricordati di ringraziare.
Non è scontato.



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