venerdì 27 gennaio 2017

influenza di stagione - il dopo

Quando alla domanda "Come stai?"
puoi finalmente rispondere "Bene, grazie!"



Puntuale ogni anno, ogni inverno, arriva quella notizia al tg sui sintomi influenzali: le statistiche, i vaccini, le raccomandazioni per i bambini e per gli anziani.
Puntuale ogni anno, ogni inverno, i genitori sperano (in buona fede) di restare sani e che a ammalarsi siano solo i bambini. In modo da potersene prendere cura ovvio, non per vedere i propri figli malati, eh. Perché se si ammalano i genitori è un bel guaio. Se poi si ammalano i genitori assieme ai bambini, è un gran bel guaio.
La nostra famiglia ha avuto il piacere di vivere questo gran bel guaio già un paio di volte nella sua storia influenzale. Uno spasso, vi lascio immaginare.
Il bello certo viene dopo: la rinascita.
Messaggi su WhatsApp, telefonate: allora come state? Le prime risposte sono un classico: malissimo. Poi piano piano ti senti meglio e rispondi: si dai meglio di ieri. Grazie siamo ancora un po' stanchi ma va bene. Si, si ci stiamo riprendendo.
Ma quando, la risposta Stiamo bene, grazie! è finalmente quella vera e definitiva?
Se i sintomi influenzali sono molteplici e vari, il sintomo del dopo è uno e uno solola spinta irrefrenabile e continua di gettare in lavastoviglie o in lavatrice qualsiasi cosa!
Quel giorno arriva, e qualsiasi cosa avrai per le mani ti farà venire il dubbio: si potrà mettere in lavatrice?, e questo?, ah quello assolutamente!... 
Quel giorno che per amor di purificazione ti chiedi se anche il porta candele possa essere messo in lavastoviglie, quello è il giorno che ti fa dire una volta e per tutte Oh, finalmente sto bene!
Quel giorno ringrazi e riconosci anche la bontà di Dio, perché dopotutto due giorni di vomito e di caos totale, sono solo due giorni. E poter dire Sto bene è un privilegio.

... Scusa ma la crema e la treccia che c'entrano a questo punto?
Eccome se c'entrano. Perché se vogliamo parlare di un secondo sintomo post-influenzale, quello è il desiderio di tornare a mangiare (bene).
Quando, infatti, ho detto alla mia famiglia domani una colazione normale, possiamo riprendere a mangiare!, i bambini mi hanno chiesto una Zopf al burro (la treccia di pane svizzero) e il papà ha richiesto la crema di nocciole tostate con cioccolato fondente e cioccolato al latte (si, la nutella fatta in casa, praticamente).

Come stiamo? Stiamo bene, grazie!

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