giovedì 9 novembre 2017

i 3 segreti per un matrimonio felice

La mamma e il papà prima di essere genitori, sono una coppia.
E non è che restare una coppia unita e innamorata sia un merito, un dono che solo alcuni ricevono: è un esercizio giornaliero che dall'amore nasce e per amore si impegna.


Proprio per il desiderio di continuare a stare bene solo in due, come coppia, io e Salva ci siamo iscritti a un corso matrimoniale. E l'ultimo weekend di settembre assieme a altre coppie partecipanti e organizzatrici, abbiamo concluso una serie di incontri che per 5 settimane ci hanno fatto riflettere e lavorare sul tema "Passo dopo passo verso una vita di coppia appagante"

Tutte le foto di questo post le ho scattate durante il weekend  conclusivo del corso matrimoniale.


Ogni serata del corso si apriva con un tavolo ben apparecchiato per due e una buona cena, per poi proseguire con gli studi sul tema, tra pause caffè e domande di discussione in coppia (non sempre facili da affrontare).


Col passare delle settimane abbiamo avuto modo di confrontare discorsi e fatti, ricordi e nuovi propositi, esprimere pensieri, desideri e anche perdonarci, nell'obiettivo comune di continuare ad amarci.
Oltre a questo, il fine settimana è stata un'occasione per conoscere meglio le altre coppie, abbiamo ascoltato le loro storie, ci siamo raccontati, rilassati e incoraggiati a vicenda.




Cosa mi è piaciuto davvero del corso? Senza dubbio il fatto che la consapevolezza o la conoscenza di certe dinamiche di coppia non mi spinga a guardare a come agisce mio marito, ma stia lavorando su me stessa: cosa posso migliorare, cosa posso dire, cosa posso fare, io?
Ne scaturisce una gara d'amore tra coniugi, a ragionar in questo senso, e il rapporto ne esce vincitore, di conseguenza.




Di tutti i temi affrontati durante il corso voglio condividere con voi 3 aspetti che ritengo riassumano le basi di una sana vita matrimoniale. 
  1. (ri) trovarsi.
    Non ci si incontra mai veramente tutti assorti nella quotidianità, è invece utile ricordare che siamo l'uno il miglior amico dell'altro e quindi concedersi una serata, un pomeriggio o un paio d'ore soltanto. Le prime volte (forse) non si avrà neanche molto da dirsi ma non c'è da preoccuparsi: anche quei momenti sono ok, perché si fa una pausa, si sta da soli, vicini, ci si prende per mano e questo basta. Poi con l'aumentare della frequenza di questi appuntamenti si impara a rilassarsi, a tirar fuori pensieri e parole, o semplicemente ci si diverte.
    Trascorriamo del tempo insieme, da soli!
  2. perdonarsi.
    Non ci fa bene trascorrere intere giornate nel silenzio o nell'ira. Imparare a fare il primo passo è una conquista, riconoscere il bene che riceviamo è un impegno, imparare l'arte della comunicazione ha un valore immenso.
    I nostri sentimenti, i nostri desideri hanno bisogno di essere espressi e quindi di trovare ascolto. Attenzione: potranno scaturirne ferite o aspettative non soddisfatte, e ritrovare fiducia l'uno nell'altro passa inevitabilmente per la strada del perdono reciproco, per amore.
    Ricerchiamo la gioia nella fiducia reciproca!
  3. concedersi
    Nel mondo oggi il sesso non ha più nulla a che fare con le relazioni e la fiducia, mentre è un dono di Dio per la gioia all'interno del matrimonio. Perché? Perché occorre tempo, comprensione e conoscenza reciproca per sentirsi liberi di esprimere o ricevere amore senza usare le parole. E solo questo lavoro intimo, pronto a superare paure o esprimere bisogni, può accompagnare in modo soddisfacente tutta la nostra vita di coppia e crescere con essa.
    Facciamo del nostro matrimonio il nostro rifugio d'amore!


Spero di essere riuscita a trasmettervi almeno un po' dell'entusiasmo col quale abbiamo affrontato noi questo corso e, chissà, qualche contenuto su cui riflettere. Grazie per aver letto fin qui.

2 commenti:

yase ha detto...

Solche Momente tun gut, nicht wahr?
Ich wünsche euch von Herzen ganz viele gute Ehemomente!
Seid gesegnet
yase

Angela ha detto...

Sehr gut Jase. Danke und euch auch, immer wieder �� einen schönen Tag
Angela