lunedì 30 novembre 2015

Parliamone, mamma! +12mesi, il pomeriggio a casa

“La mia è una bambina vivace sempre con tanta voglia di fare e quando ci sono belle giornate preferiamo uscire per portarla alle giostre e lei si diverte e scarica tutte le sue energie… ma il problema nasce nei giorni di pioggia. Nonostante giochiamo sempre insieme dopo un po‘ si annoia e diventa lagnosa. Che giochi nuovi conosci? E come posso intrattenerla senza che si annoi? Grazie!”
Mamma di una simpaticissima bimba, Italia


Cara Mamma,
quello che mi racconti della tua piccola lo capisco bene. La compagnia dei genitori è talmente importante per i bambini, necessaria quanto unica, da richiedere presenza fisica e mentale, una presenza che con pazienza risponde a continue richieste d’attenzione.
I bambini hanno bisogno di essere intrattenuti e stimolati quando è il momento di giocare, i primi soprattutto (nel mio caso anche il terzo e la quarta, quando ci ritroviamo soli in casa). Come avrai avuto già modo di notare spesso i giochi non sono un vero aiuto e quelli che sto per elencarti non sono proprio nuovi.  Ogni attività richiede impegno da parte dei genitori.
Ti scrivo una serie di accorgimenti e consigli che spero possano esserti utili. Buon lavoro!

  • essere d’esempio, già quando sono cosi piccoli. Farsi vedere impegnati in semplici, utili attività. I bambini ci imitano e ripetono i nostri gesti. Quando leggo, per dire, mia figlia Gemma (23 mesi) subito mi imita trovandosi un libro (consigliatissimi libri di carta molto spessa e resistente), fa finta di leggere e se ne sta tranquilla tra i suoi giochi. Gioca da sola quando mi vede fare pulizie e ordine in giro per casa. Si accontenta di una semplice borsa di mollette per il bucato o di avvicinare la sedia al bancone della cucina. Tante altre attività (es. tablet, computer, fare il cambio di stagione, stirare, cucire,…) spesso ci rendono entrambe tutt’altro che tranquille, meglio svolgerle in sua assenza.
  • il cesto dei giochi e i contenitori di varie dimensioni. Da non tenere sempre tutti a disposizione perché fare il cambio dei giochi e dei cesti aiuta a riscoprire i giochi e stimola nuova curiosità. I bambini si divertono a svuotare, riempire e risvuotare. Provano e riprovano a mettere i giochini nei piccoli contenitori (puzzle grandi, di legno o cartone spesso, animaletti, bamboline, trottoline…). I cesti potrebbero contenere rispettivamente bambole, Lego Duplo, trenino, utensili da cucina, mattoncini di legno,…).
  • cassetto personale in cucina. Riempilo solo con cose di plastica che può usare e di cui non hai sempre bisogno, ci giocherà tanto.
  • giochi da tavolo, come i grandi. Plastilina, colori, formine, Play Mais. Seduti o in piedi sulla sedia, a volte anche sdraiati sul tavolo, sotto la supervisione di mamma o papà, o di tutt’e due.
  • ordine e ritmo. Tutti i consigli precedenti dovrebbero rientrare in precisi momenti scanditi lungo l’arco della giornata*. Non serve per esempio tenere i giochi in giro mentre prepari il pranzo, o mentre fai il bucato. Prima di tutto non vogliamo giocattoli sparsi sul pavimento tutto il giorno e poi non è mai troppo presto per insegnare (giocando) a metter via i giochini.


*La mia personale idea di giornata (dall’anno di vita fino ai tre, quattro anni):
Sveglia (salto nel lettone, urla dal lettino, dopo poche o molte ore di sonno, in ogni caso diamo inizio alla giornata! –dopo il caffè, grazie!), colazione (abbondante).
Mattinata di pulizie e preparazione del pranzo (passeggiatine, supermercato, commissioni, … è incredibile cosa si riesce a fare in una sola mattinata).
Pranzo. Riposino pomeridiano, importante, ma non troppo lungo. Merenda.
Diamo vita al pomeriggio! Parco giochi, visite, giro in bicicletta, giochi da tavola, un cesto (o due, o tre) a scelta. Cena. Pigiamino e coccole. Nanna (intorno alle otto di solito sono belli stanchi e pronti a chiudere gli occhi).
Mamma e papà possono starsene un pochino da soli :)

mercoledì 25 novembre 2015

Trovare il senso

Tunisia, Libia, Turchia, Pakistan, Francia, Mali, Siria, Nigeria, Ucraina, Iraq, Somalia, Congo, Afghanistan, Cecenia, Israele, Sudan, Yemen… Da una parte.

Quotidianità, gite, impegni, panorami, caffè, capricci, pensieri. Dall’altra.

Conversare, rispondere, pubblicare, condividere, linkare, scrivere. Ho pensato che non ne valesse la pena. Che non ci fosse spazio per tutto questo, che non avesse senso quando il mondo è in cerca di pace. Una pace che non troverà, una pace che non è in grado di dare.

Intanto le settimane trascorrono. Mentre le notizie si ripetono e s’imbruttiscono la mia famiglia vive le sue giornate, tra impegni, attività, le scarpe di un numero più grande da comprare, l’entusiasmo per una nuova parola imparata, la gioia di un bel voto, i regali da impacchettare. Fermarsi non è possibile.

E mi viene in mente una canzoncina che canto con i miei bambini. Una mattina, mentre facciamo colazione.

“Do la mia pace a voi, io non vi do come il mondo vi dà.
Il vostro cuor non tema, credete in Dio e in me.
… Su nel ciel c’è un posto anche per voi.
Io vado a prepararlo, poi ritornerò…
Do la mia pace a te, sol non temer, non temer, non temere.”

Sono le parole di Gesù, riportate nel vangelo di Giovanni, al capitolo 14.

In queste parole ho trovato la risposta alle mie domande. Il perché, il come e il senso del vivere la mia quotidianità. Abbiamo il dovere di essere informati, consapevoli, uomini e donne di preghiera, uomini e donne che agiscono, mogli, madri e mariti, padri presenti.
Con la vera pace nel cuore, è possibile.

sabato 14 novembre 2015

La vera pace

"Guerre. Rumori di guerre.
Nazione contro nazione.
Regno contro regno.
Carestie. Terremoti. Dolori.

Non temete! 

Il cielo e la terra passeranno,
ma le mie parole non passeranno".



Gesù  Cristo, figlio di Dio
                             La Bibbia, Matteo 24

giovedì 5 novembre 2015

Le bucce dei mandarini. Ricicliamo, facile e divertente.

I mandarini sono ogni anno una nuova scoperta per tutta la famiglia in questo periodo, per i bambini soprattutto. A merenda sono spesso i protagonisti indiscussi, uno spicchio tira l'altro. 
Che cosa possiamo farne di tutte le scorzette arancioni che restano sul tavolo?
Ecco un elenco di idee viste, inventate, sperimentate, raccolte da internet e facili facili.

Le bucce dei mandarini (o delle arance, o dei limoni) sono perfette per:
  • essere seccate e usate intere (ad esempio per aromatizzare una crema pasticcera)
  • essere seccate, tritate finemente e utilizzate sotto forma di polvere (ad esempio per insaporire la pasta dei biscotti)
  • dare un odore fresco a una tisana, a un tè caldo
  • decorare candele
  • diffondere un piacevole profumo di agrumi negli ambienti (grazie ai bruciatori con portacandele o sui termosifoni) 
  • realizzare sacchetti profumati per gli armadi
  • realizzare svariate decorazioni (segnaposti, ciondoli, pacchi regalo...)
  • accendere il fuoco nei caminetti o nelle stufe
  • ...







Le decorazioni più semplici che i miei bambini e io realizziamo in maggior numero sono tante stelline da appendere alle finestre.



Ho raccolto una serie di immagini a cui ispirarsi in 

Quante idee per riciclare e divertirsi. 
Quale copiare per prima?
Mi raccomando, non buttare le bucce dei mandarini!
...già ti vedo a raccogliere scorzette dai piatti a fine pasto, 
fai pure, lo faccio anch'io  :)