Nato, vissuto, morto e risorto per dare un futuro e una speranza a chiunque crede in Lui.
Mentre pensiamo ai regali, agli addobbi e al cibo con cui rendere speciali i giorni di festa con i nostri cari, fermiamoci ogni giorno un paio di minuti per riflettere, leggiamo insieme dal Vangelo di Matteo per conoscere meglio Gesù.
14 Dicembre
Matteo 17
Questo è il mio amato Figlio!
Questo è il mio amato Figlio!
Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. E apparvero loro Mosè ed Elia che stavano conversando con lui. E Pietro prese a dire a Gesù: «Signore, è bene che stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia». Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo». I discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran timore. Ma Gesù, avvicinatosi, li toccò e disse: «Alzatevi, non temete». Ed essi, alzati gli occhi, non videro nessuno, se non Gesù tutto solo.
Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest'ordine: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo sia risuscitato dai morti».
E i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?» Egli rispose: «Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; così anche il Figlio dell'uomo deve soffrire da parte loro». Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di Giovanni il battista.
Quando tornarono tra la folla, un uomo gli si avvicinò, gettandosi in ginocchio davanti a lui, e gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è lunatico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e spesso nell'acqua. L'ho condotto dai tuoi discepoli ma non l'hanno potuto guarire». Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me». Gesù sgridò il demonio e quello uscì dal ragazzo, che da quel momento fu guarito.
Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché non l'abbiamo potuto cacciare noi?» Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: "Passa da qui a là", e passerà; e niente vi sarà impossibile. [Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno».]
Mentre essi percorrevano insieme la Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell'uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini; essi lo uccideranno e il terzo giorno risusciterà». Ed essi ne furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Capernaum, quelli che riscotevano le didramme si avvicinarono a Pietro e dissero: «Il vostro maestro non paga le didramme?» Egli rispose: «Sì». Quando fu entrato in casa, Gesù lo prevenne e gli disse: «Che te ne pare, Simone? I re della terra da chi prendono i tributi o l'imposta? Dai loro figli o dagli stranieri?» «Dagli stranieri», rispose Pietro. Gesù gli disse: «I figli, dunque, ne sono esenti. Ma, per non scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verrà su. Aprigli la bocca: troverai uno statère. Prendilo, e dàllo loro per me e per te».
E i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?» Egli rispose: «Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa. Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; così anche il Figlio dell'uomo deve soffrire da parte loro». Allora i discepoli capirono che egli aveva parlato loro di Giovanni il battista.
Quando tornarono tra la folla, un uomo gli si avvicinò, gettandosi in ginocchio davanti a lui, e gli disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio, perché è lunatico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e spesso nell'acqua. L'ho condotto dai tuoi discepoli ma non l'hanno potuto guarire». Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando vi sopporterò? Portatelo qui da me». Gesù sgridò il demonio e quello uscì dal ragazzo, che da quel momento fu guarito.
Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: «Perché non l'abbiamo potuto cacciare noi?» Gesù rispose loro: «A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: "Passa da qui a là", e passerà; e niente vi sarà impossibile. [Questa specie di demòni non esce se non per mezzo della preghiera e del digiuno».]
Mentre essi percorrevano insieme la Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell'uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini; essi lo uccideranno e il terzo giorno risusciterà». Ed essi ne furono molto rattristati.
Quando furono giunti a Capernaum, quelli che riscotevano le didramme si avvicinarono a Pietro e dissero: «Il vostro maestro non paga le didramme?» Egli rispose: «Sì». Quando fu entrato in casa, Gesù lo prevenne e gli disse: «Che te ne pare, Simone? I re della terra da chi prendono i tributi o l'imposta? Dai loro figli o dagli stranieri?» «Dagli stranieri», rispose Pietro. Gesù gli disse: «I figli, dunque, ne sono esenti. Ma, per non scandalizzarli, va' al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verrà su. Aprigli la bocca: troverai uno statère. Prendilo, e dàllo loro per me e per te».
!Trasfigurazione= conferma della divinità e dell‘opera di Cristo.
?Gesù annuncia la sua morte e la sua resurrezione. Ma i discepoli si rattristarono, perchè? Perchè si concentrarono solo sulla prima parte e non sulla seconda.
Inverno.
Le mie giornate iniziano con un caffè
e terminano con tè!
|
Nessun commento:
Posta un commento