lunedì 23 dicembre 2019

Noel

L'avvento 2019 è quasi finito.
È stato un avvento diverso dal solito per me: meno biscotti o dolci, più telefonate, meno entusiasmo, più incertezze.
Musica sempre. Luci e candele anche.
E storie. Comunque gratitudine.
Per il dono di Gesù.

Il re dell'universo che ha scelto il pannolino invece del mantello, il creatore del mondo che sa cosa significhi farsela sotto, letteralmente. Che ci accompagna attraverso le stagioni della vita e si prende cura di noi.
Il re nato per soffrire, il re nato per salvare.
Che amore incredibile.

Come dice una canzone. 
Noel 
Sabato scorso abbiamo portato i bambini a un concerto in chiesa. Alle prime note l'hanno riconosciuta e ho visto i loro occhi brillare, perché è una delle nostre preferite, credo proprio la nostra canzone preferita di questo avvento. 

https://youtu.be/5Vwu-t7QRaE

🌟

(La riflessione sul pannolino è tratta da un libro di storie per l'avvento: Erst eilig, dann heilig di Ludwig Burgdörfer.)

mercoledì 4 dicembre 2019

Affrontare cambiamenti (dolorosi)

Dimorate in me, e io dimorerò in voi.
Io sono la vite, voi siete i tralci... 
senza di me non potete far nulla, dice Dio. (Giovanni 15)
Oh già, proprio nulla.
È una scelta, un legame da ricercare, un intreccio da curare.

Avevo scritto qualcosa alla fine dell'estate, a proposito d'intrecci.
Ricordavo la mozzarella intrecciata, impastavo la treccia al burro e pensavo all'imminente inizio della scuola e agli intrecci di calendari che ci attendevano.
Avevo scritto di come occorra arte a saper intrecciare. Che siano capelli, fili colorati, pasta di mozzarella, o di pane. Sentimenti, o anime. Come agende e desideri.

L'intreccio. Un'arte paziente che vuole imparare.

E gli intrecci si sa, son belli se ordinati, ma non sempre.
Gli intrecci di preghiere a casa mia, a dirne una, son persino esilaranti. Perché ognuno a modo suo chiede, ringrazia e magari balla e ride passando dal pavimento al sofà.

I mesi son passati. Ora è quasi Natale.

E nel mentre una notizia. 
Brutta - più tutto il brutto che ne consegue.
Talmente brutta che pensi abbia sbagliato indirizzo - ammesso poi che ne esista uno giusto.
Papà, il mio papà, non sta bene.

Spesso vorrei fermare tutto. 
Ma gli intrecci di vita devono proseguire. Gli intrecci sono lenti, non so come muovere le mani. E sentire le mani di Dio unirsi alle mie è l'unica cosa che desidero.
Ho bisogno di certezze. Di speranza.
Di silenzio a volte. E lo dico ai bambini quando la mia giornata è difficile, che devono avere pazienza con me.

Ho fatto una lista. Ho letto un articolo che mi ha aiutata a stilarla.

Piccoli passi che possono fare la differenza verso una fede che dimora in Dio nonostante le circostanze piu' difficili della vita. 

  • Identificare le paure o il dolore
    Le emozioni negative ci tolgono le forze. Ma dare un nome ai nostri sentimenti li rende piu' chiari, lasciando spazio a idee e soluzioni che in modo molto pratico possono aiutarci.
  • Accettare i cambiamenti
    Prendiamoci tutto il tempo di cui abbiamo bisogno. Che siano situazioni, cose o persone. Tutto il tempo per essere tristi. Per accettare le nuove circostanze in cui ci troviamo.
  • Decidere di continuare a avere fede
    Torneranno le paure, sentiremo ancora dolore, ma possiamo decidere di continuare a dimorare nella fede. Chiediamo a Dio di mostrarsi. Preghiamo, cantiamo, recitiamo versi. A voce alta. Rendiamo forti le nostre certezze spirituali.
  • Cercare gioia 
    Nella Parola di Dio, nelle piccole cose di tutti i giorni. In un disegno che ci viene regalato da un bambino, in una tazza di caffè, nella luce calda della nostra casa, nell'abbraccio dei nostri cari.
Non è facile.
Ma la nostra speranza è in Dio, Colui che regna per sempre. (Salmo 146:5-10)

mercoledì 22 maggio 2019

Padre nostro

12 anni fa avvicinarmi al tedesco non é stato semplice. E mai avrei pensato di trovare affetto in suoni tanto estranei. E invece cantare in tedesco con le parole della fede ha addolcito quei colori, donando nuove sfumature alla preghiera del mio cuore. 



"Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo. Dacci oggi il nostro pane quotidiano ; rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen.
Anche se il mio cuore non riesce a trovare le parole, io so come venire a te per pregare.
Alleluia."

sabato 27 aprile 2019

Erano 3

Una piccola per la merenda. Con le fragole. Finita. 

Una media da regalare ai figli della vicina ...che si son presi cura di Mozart mentre eravamo via. 


Una grande per la colazione della domenica.


E niente, quella media l'ho trovata in cucina con un pezzetto croccante di culetto macante. 

I vicini non avrebbero gradito.

Quindi quella grande l'abbiamo regalata. Andata.
E a colazione domani ci dovremo far bastare quella media. Quella col culetto acciaccato.


giovedì 28 marzo 2019

Sii forte e coraggioso

Sii forte.
Abbi il coraggio di amare.
Di combattere.
Combatti per la verità.
Abbi il coraggio di fidarti di Dio, nonostante le circostanze.
Di incoraggiare gli altri.
Di gioire nonostante le difficoltà.
Affronta la tristezza con lo sguardo verso il cielo.
Perdona. C'è coraggio nel perdono.
Non avere paura.
Abbi il coraggio di piacere a Dio e non agli uomini.
Riposa se ne hai bisogno, ma corri ogni volta che puoi.
Sii coraggioso nel donare.
Nel cambiare opinioni. O abitudini.
Presentati coraggioso al trono di Dio.
Credi.
Credi alle promesse di Dio.
Esercita i tuoi doni.
Compi le opere per cui sei stato creato.
Abbi il coraggio di eliminare il superfluo.
Ricerca il coraggio nell'umiltà.
Nelle differenze. Abbi il coraggio di essere diverso.
Raggiungi il tuo prossimo con il messaggio del vangelo.
Il tuo coraggio di vivere risplende nella certezza della tua identità.
Se credi nel nome di Dio, sei Suo figlio. 
È un dono. È una certezza.
Sii forte e coraggioso in Dio.
E sarai libero.



Ho scritto questo piccolo testo in questi giorni, alla fine di un piano di lettura biblica dal titolo "Sii forte e coraggiosa". E ho pensato di condividerlo perché è stato una luce nelle mie giornate. Una luce che piano piano mi mostra il coraggio di essere me stessa.
Ogni parola, ogni incoraggiamento o esortazione in questo testo nasconde grandi verità bibliche di cui voglio fare tesoro. Se sei interessato a leggere i brani biblici a cui mi riferisco posso mandarteli. In ogni caso trovi il piano di lettura a questo link
Spero ti faccia del bene.

sabato 23 febbraio 2019

Ciao Facebook!

Cari lettori,
ho deciso di chiudere la pagina facebook del blog.
Credo sia arrivato il momento.
Perché non mi piacciono tanto i numeri. E neanche le notifiche che mi giudicano.
Dovrei essere più veloce, più costante, più coinvolgente, più presente, più in mostra... non mi riesce.
Mi piace invece condividere, ancora. Infatti il blog resta, e resto io.
Resta anche Instagram. Ché di scattare non posso fare a meno.
A tempo mio.
E poi ci siete voi. Tutti i vostri cuori e le vostre parole. Voi mi siete piaciuti tantissimo. Quindi grazie.
Mi piacerebbe che restassimo amici.
Sono Angela Angeloro Falzone. Basta una richiesta. Magari ci si vede, ci si legge, ci si incoraggia e ci si arricchisce.
A presto, un abbraccio enorme a tutti voi.
Angela


mercoledì 30 gennaio 2019

3 buone abitudini per il 2019

Vi devo un post, da novembre 2018. 
Avevo lasciato in sospeso un paio di domande, puoi rileggere tutto qui
Ci ho sempre pensato nel frattempo, conoscevo già le risposte ma certe consapevolezze passano dalla quotidianità prima di trovare un senso e un verso sulla tastiera del pc, almeno credo che vada in questo modo.

Consapevolezza.

Ne troverete traccia in queste tre (buone) abitudini che mi ha insegnato il 2018 e con le quali ho deciso di iniziare il 2019. 
Ci troverete anche le risposte che vi avevo promesso. Promesso.






3 buone abitudini per un buon nuovo anno:


1 ADORARE
Strana abitudine? L'adorazione è il modo migliorare che ho trovato per iniziare l'anno nuovo. 
A volte è proprio difficile per me accettare di essere amata, perdonata da Dio, accettare di potermi rilassare e accedere alla Sua grazia.
Ricordo un predicatore che incoraggiava a smettere di pensare di non poter adorare Dio quando sentiamo che i nostri errori ci separano da Lui, perché non è così! Una migliore consapevolezza di chi sono davanti a Dio mi aiuta a incontrare meglio Dio. In modo molto pratico, oltre che spirituale.









Ho raccolto le canzoni che il mio cuore ha scelto nelle ultime settimane, tutte le note che mi ricordano di ringraziare Dio per quello che ha fatto per me e la mia famiglia nel passato e a confidare in Lui per i mesi a venire. 
Ho creato una nuova playlist sul mio profilo Spotify! 

Clicca qui per ascoltarla!







2 PIANIFICARE
Pianificare la quotidianità.
Disegno dei quadratini sulla mia agenda, ci scrivo accanto le cose importanti da fare durante la giornata e mi impegno a farle. Che soddisfazione eliminarle una a una. 
La necessità di pianificare aumenta man mano che i figli crescono, e per me è diventata importantissima visto che questo nuovo anno è iniziato con la grande novità di un lavoro fuori casa oltre che dentro casa.
Anni fa nel mese di gennaio pianificavo anche la mia lettura biblica. Poi sono diventata mamma e per anni mi sono sentita in colpa per non esserci più riuscita. 
Bene, non mi sento più in colpa. Decido quale libro leggere e comincio. 5 versi? 10, 20, 2 capitoli? Ci metto due giorni o una settimana? Non ha importanza. La mia relazione personale con Dio dipende dal rapporto che nutro e instauro con Lui. Un solo verso dalla Bibbia o una sola frase di un canto possono parlare al mio cuore da parte Sua. 
Sono pronta a lasciarmi sorprendere? L'unica cosa da pianificare ogni giorno resta quella di mettersi all'ascolto.

3 PREGARE
Oh la preghiera, che dolce momento è la preghiera.
Lo è stato un paio di settimane fa prima di un test difficile a scuola (per uno dei miei figli), qualche settimana prima durante un viaggio, lo è prima di mettermi a lavorare o a scrivere. 

La mia preghiera per questo nuovo anno si riassume in una parola: saggezza.
Ne sento il bisogno come l'aria. Perché sento continue trasformazioni dentro di me, mi accorgo di cambiare di anno in anno, addirittura a volte di mese in mese. Mi sorprendo a dare un volto all'adulta che mi ero immaginata da adolescente. 

E in tutti questi cambiamenti di ruoli, di emozioni, attraverso lotte, conquiste e ferite, solo il mio Dio resta lo stesso, fermo, stabile, la mia fonte di speranza e di pazienza. 



Forse stai leggendo e ti stai chiedendo perché ci tenga tanto a iniziare con Dio quest'anno nuovo. 

Una volta Gesù chiese ai suoi discepoli se anche loro intendessero lasciarlo, visto che molti andavano via ritenendo le sue parole troppo dure. 
Pietro allora rispose: "Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna". (Giovanni 6:68)

Bellissimo. In un mondo che ci vuole rapidi, pronti, perfetti... dove andremmo per sentirci accettati, amati, liberi di esprimerci? 
In nessun altro posto se non alla croce possiamo trovare tutto l'amore e tutta la forza che ci occorrono per affrontare un buon nuovo anno.

Che sia così.