domenica 10 dicembre 2017

14 anni

Il 7 dicembre 2003 è stata una giornata fredda e piovosa. Ci sarebbe stato da esserne parecchio seccati ma è stata una giornata così intensa e veloce, bella così com'è stata. Da allora ogni anno di più amo festeggiare il nostro anniversario d'inverno, le sue atmosfere calde, nonostante il freddo, mi riscaldano il cuore. Quest'anno solo 5 ore senza figli, solo un pranzo a casa, due soli piatti in lavastoviglie e una passeggiata tutta bianca, come il mio vestito 14 anni fa.

❤Angela

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=549785042024181&id=106520659683957

venerdì 8 dicembre 2017

La treccia svizzera al burro - ricetta



Nel fine settimana la colazione è più lenta che durante i giorni lavorativi e scolastici, ce la godiamo anche di più.
Spesso per la mia famiglia preparo la tipica treccia svizzera al burro e questa volta oltre alla foto ho pensato di condividerne con voi la ricetta, chissà che a qualcuno non venga voglia di prepararla subito.


Accorgimenti e consigli che ho letto o mi sono stati dati negli anni.

  1. oltre alla farina 00, si può usare farina semi bianca o farina specifica per trecce
  2. è possibile usare qualsiasi tipo di latte vegetale 
  3. la treccia al burro si può congelare
  4. la pasta può essere preparata la sera precedente. Durante la notte va conservata coperta in frigo, per poi essere infornata al mattino
  5. non far lievitare troppo la pasta, altrimenti durante la cottura si sgonfia facilmente e la forza del lievito non ha effetto
  6. è possibile aggiungere l'albume all'impasto e usare il tuorlo per spennellare la superficie
  7. la quantità dello zucchero varia molto da ricetta in ricetta, una signora una volta mi scrisse 5 cucchiai. Diciamo che anche 2 massimo 3 vanno bene
  8. esistono diverse tecniche per dare forma alle trecce: a 2, 3 o 4 cordoni. Per il metodo tradizionale dividete l'impasto in 2 parti e ogni parte in due cordoni, poi procedete come nella figura sotto

Una curiosità:
Alcuni fanno risalire l’origine della treccia svizzera ad una tradizione secondo la quale le vedove si tagliavano una porzione di capelli intrecciati per seppellirli accanto al marito. Col tempo invece della treccia di capelli, veniva seppellita una treccia di pane.


martedì 5 dicembre 2017

mAssaggi d'amore :)

Lunedì scorso ho scritto questo post sull'amore, sull'importanza di rivestirsi d'amore, citando tra l'altro il versetto di Colossesi 3: "Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda... come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi".
E poi giovedì, come tutti i giovedì, ci siamo seduti a tavola a leggere un brano dalla Bibbia con i bambini (per saperne di più guarda qui).
Potreste indovinare quale storia abbiamo letto? Matteo 18. La parabola del re e dei due servi debitori, uno dei quali pur avendo ricevuto misericordia non la esercitò a sua volta. 
In pratica abbiamo ricordato che Gesù ci invita a perdonare gli altri esattamente come Dio perdona noi, cioè sempre. L'amore di Dio è pronto a perdonare tutto, proprio TUTTO.  
Bene, proprio la famiglia può diventare un campo di battaglia, ben poco amorevole in certe situazioni. 
Quanto litigano i vostri figli, per esempio? I nostri litigano tanto. Delle volte fino all'attimo prima di spegnere la luce per dormire. Sembra non digeriscano la presenza dei propri fratelli nella stessa stanza... magari dopo 5 minuti sono nello stesso letto a farsi i massaggini eh. Ma certi litigi, ammettiamolo, sono insopportabili. Lo riconoscono loro stessi, si rendono perfettamente conto di quanto sia difficile perdonare e essere perdonati. 
Ci abbiamo pensato un pochino, la storia e l'invito di Gesù ci hanno fatto riflettere. 
A turno ci siamo fatti un esamino di coscienza, abbiamo chiesto scusa e ci siamo perdonati a vicenda. 
La lezione non termina di certo qui: dovremo metterla in pratica ancora e ancora. 
Mi auguro che ci aiuti tutti a apprezzare il perdono, ricevuto e donato.


Foto di sabato 2 dicembre: neve, sole e freddo, ma bello :)


Gemma che guarda le sue lucine, pronta per la tradizionale sfilata delle lanterne.

lunedì 27 novembre 2017

rivèstiti d'amore

Le settimane stanno volando via e con esse un intero anno, di nuovo. 
Ora capisco quando da ragazzina i grandi mi dicevano che il tempo scorre veloce. A me non sembrava, avevo tutto il tempo, eppure gli anni passano e affronto stagioni in cui le preoccupazioni mi sembrano tante, i pensieri troppi, le ore poche.

E quando ho la testa impegnata mi pare di avere poco spazio. 
Come nel cassetto delle tovaglie: le tiro fuori, gli do una sistemata, ripiego i tovaglioli e al momento di riporre tutto mi trovo a forzarlo quel povero cassetto. Non mi resta che arrendermi, qualche tovaglietta da colazione deve trovare posto altrove, probabilmente qualcuna dovrò buttarla via.

A forzare i pensieri invece non sono tanto capace, può capitare che a restar fuori sia una domanda, una richiesta d'attenzione dei bambini o un appuntamento di lavoro di mio marito, insomma delle volte vorrei la mia testa tutta per me.

La settimana scorsa stavo leggendo dalla Bibbia il capitolo 3 di Colossesi, una lettera dell'apostolo Paolo, nel nuovo Testamento. Vi riporto solo alcuni versi, ma vi invito a leggere tutto il capitolo (lo trovate quiperché è molto bello.

12 Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. 13 Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi. 14 Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell'amore che è il vincolo della perfezione. 15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un solo corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti.




Mi ha toccato in particolare il verso 14. "Rivèstiti d'amore Angela", mi sono sentita dire. E mi sono ricordata tutti i paesaggi delle ultime passeggiate con i bambini in queste settimane autunnali. 
Gli alberi erano verdi, poi le loro foglie si sono colorate di rosso, arancione, giallo e alla fine sono cadute tutte, ora gli alberi sono spogli. 
Ma lo sappiamo, ancora qualche mese e si rivestiranno, le loro foglie torneranno, le loro chiome saranno ancora verdi e folte, rivestite di bellezza e vita.

Occorre spogliarsi per rivestirsi. 
Spogliare la testa, fare ordine tra i pensieri, risistemare, pulire, per poi rivestirli d'AMORE. 




Perché l'amore è l'impegno perfetto. 
Perché l'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. L'amore non verrà mai meno. (1 Corinzi 13:4-8)

Siamo pronti a spogliarci? Ci rivestiremo d'amore?

Questo pensiero l'ho condiviso circa dieci giorni fa all'incontro di preghiera con altre mamme della mia chiesa, ci siamo poste questa stessa domanda conclusiva e abbiamo pregato ringraziando Dio perché Lui stesso viene in nostro aiuto, ogni volta che ci sembrerà di non essere pronti, o capaci.

giovedì 9 novembre 2017

i 3 segreti per un matrimonio felice

La mamma e il papà prima di essere genitori, sono una coppia.
E non è che restare una coppia unita e innamorata sia un merito, un dono che solo alcuni ricevono: è un esercizio giornaliero che dall'amore nasce e per amore si impegna.


Proprio per il desiderio di continuare a stare bene solo in due, come coppia, io e Salva ci siamo iscritti a un corso matrimoniale. E l'ultimo weekend di settembre assieme a altre coppie partecipanti e organizzatrici, abbiamo concluso una serie di incontri che per 5 settimane ci hanno fatto riflettere e lavorare sul tema "Passo dopo passo verso una vita di coppia appagante"

Tutte le foto di questo post le ho scattate durante il weekend  conclusivo del corso matrimoniale.


Ogni serata del corso si apriva con un tavolo ben apparecchiato per due e una buona cena, per poi proseguire con gli studi sul tema, tra pause caffè e domande di discussione in coppia (non sempre facili da affrontare).


Col passare delle settimane abbiamo avuto modo di confrontare discorsi e fatti, ricordi e nuovi propositi, esprimere pensieri, desideri e anche perdonarci, nell'obiettivo comune di continuare ad amarci.
Oltre a questo, il fine settimana è stata un'occasione per conoscere meglio le altre coppie, abbiamo ascoltato le loro storie, ci siamo raccontati, rilassati e incoraggiati a vicenda.




Cosa mi è piaciuto davvero del corso? Senza dubbio il fatto che la consapevolezza o la conoscenza di certe dinamiche di coppia non mi spinga a guardare a come agisce mio marito, ma stia lavorando su me stessa: cosa posso migliorare, cosa posso dire, cosa posso fare, io?
Ne scaturisce una gara d'amore tra coniugi, a ragionar in questo senso, e il rapporto ne esce vincitore, di conseguenza.




Di tutti i temi affrontati durante il corso voglio condividere con voi 3 aspetti che ritengo riassumano le basi di una sana vita matrimoniale. 
  1. (ri) trovarsi.
    Non ci si incontra mai veramente tutti assorti nella quotidianità, è invece utile ricordare che siamo l'uno il miglior amico dell'altro e quindi concedersi una serata, un pomeriggio o un paio d'ore soltanto. Le prime volte (forse) non si avrà neanche molto da dirsi ma non c'è da preoccuparsi: anche quei momenti sono ok, perché si fa una pausa, si sta da soli, vicini, ci si prende per mano e questo basta. Poi con l'aumentare della frequenza di questi appuntamenti si impara a rilassarsi, a tirar fuori pensieri e parole, o semplicemente ci si diverte.
    Trascorriamo del tempo insieme, da soli!
  2. perdonarsi.
    Non ci fa bene trascorrere intere giornate nel silenzio o nell'ira. Imparare a fare il primo passo è una conquista, riconoscere il bene che riceviamo è un impegno, imparare l'arte della comunicazione ha un valore immenso.
    I nostri sentimenti, i nostri desideri hanno bisogno di essere espressi e quindi di trovare ascolto. Attenzione: potranno scaturirne ferite o aspettative non soddisfatte, e ritrovare fiducia l'uno nell'altro passa inevitabilmente per la strada del perdono reciproco, per amore.
    Ricerchiamo la gioia nella fiducia reciproca!
  3. concedersi
    Nel mondo oggi il sesso non ha più nulla a che fare con le relazioni e la fiducia, mentre è un dono di Dio per la gioia all'interno del matrimonio. Perché? Perché occorre tempo, comprensione e conoscenza reciproca per sentirsi liberi di esprimere o ricevere amore senza usare le parole. E solo questo lavoro intimo, pronto a superare paure o esprimere bisogni, può accompagnare in modo soddisfacente tutta la nostra vita di coppia e crescere con essa.
    Facciamo del nostro matrimonio il nostro rifugio d'amore!


Spero di essere riuscita a trasmettervi almeno un po' dell'entusiasmo col quale abbiamo affrontato noi questo corso e, chissà, qualche contenuto su cui riflettere. Grazie per aver letto fin qui.

giovedì 2 novembre 2017

la Riforma Protestante raccontata ai bambini (link utili)

Il giovedì è la nostra serata di lettura biblica in famiglia.
Mezz'ora prima di cena ci sediamo al tavolo della cucina: qualcuno legge (le figlie maggiori), qualcuno spiega o fa domande (a turno mamma e papà), qualcuno disegna o colora (di solito i piccoli). 
Poi tutti cercano un motivo per ringraziare e uno per cui pregare, insieme ricordiamo come e dove abbiamo visto Dio all'opera nella settimana trascorsa.
Non immaginate sia un momento santo e tranquillo! Certo è che i bambini lo hanno accolto con entusiasmo quando glielo abbiamo comunicato e lo prendono molto seriamente, più di quanto avessimo immaginato, (le grandi prendono persino appunti). E possiamo proprio dire che è un bel momento, vengono fuori pensieri e conversazioni interessanti e siamo ben motivati a continuare.


Oggi, appena qualche giorno dopo il 500esimo anniversario della Riforma Protestante, il papà ha suggerito di raccontarne la storia ai bambini. 
Ci ha proposto un video in tedesco e poi qualcuno in italiano, per illustrare principalmente la straordinarietà di una Bibbia finalmente tradotta e comprensibile, e l'importanza di apprendere unicamente da essa le verità spirituali.
Non è stato un tema completamente nuovo per i nostri figli visto che ci è già capitato di parlare delle origini o delle differenze tra chiese libere, protestanti e cattoliche, ma è stato utile per fare chiarezza su alcuni punti.
Vi inserisco tutti i link dei video che abbiamo guardato insieme ai nostri bambini.
Spero tanto possano esservi utili. Grazie a questi semplici video anche i piccoli possono conoscere la storia di Martin Lutero, l'importanza della sola Parola, della sola grazia, della sola fede e della sola persona di Gesù.
E da genitori v'incoraggiamo di cuore, al di là del tema affrontato, a trascorrere del tempo di lettura biblica con i bambini (bastano pochi minuti), saranno i primi a esserne entusiasti.



domenica 22 ottobre 2017

100% autunno

Si torna a scuola!
Dopo due settimane di ferie che ci hanno regalato davvero un autunno da gustare appieno, in tutta la sua bellezza.
Calendario e appuntamenti alla mano, quindi, da domani.
Ma prima ci piace ricordare: è l'ora della buonanotte e aiutiamo i bambini a scorrere tutti i ricordi delle giornate trascorse assieme, è una buona occasione per ringraziare Dio di tutto quanto abbiamo potuto fare o vedere.


Ci siamo spesso spostati in auto e dal finestrino abbiamo ammirato tutte le sfumature di colore degli alberi.





Abbiamo avuto giornate tiepide e lunghe, fino agli ultimi raggi di sole.




Abbiamo accarezzato animaletti e ci siamo arrampicati ovunque ... siamo anche saliti su su e poi rotolati giù giù.


E abbiamo visto zucche, tante!


Zucche di mille forme e colori, persino quelle giganti! Riuscite a indovinare quanto pesa la zucca che si è classificata prima?


Ma soprattutto abbiamo mangiato e continuiamo a mangiare tante zucche: vellutate, torte salate, fette di zucca rosolate al forno... ne ho ancora qualche spicchio, penso che ne farò delle polpette e anche degli gnocchi.


Allora volete sapere quanto? Si, la zucca gigante!
La zucca vincitrice pesava... 593,5 kg!!

Quindi si torna a scuola e io e Gemma ci daremo alle grandi pulizie! (queste per intenderci :) ... chè con i bambini in casa era impossibile star dietro al disordine e ai pavimenti da lavare. Buona settimana a tutti!



martedì 17 ottobre 2017

Un pomeriggio allo zoo

Conoscete questa canzoncina?
🎶Nel principio Dio creò tutti gli animali, per dar gioia al nostro cuore e dar la gloria a Lui...🎶
Ecco il bello di un pomeriggio allo zoo con i bambini: la gioia sui loro visi e un'occasione per mostrargli le meraviglie che Dio ha creato.
😊 buona visione

domenica 24 settembre 2017

Grazie per...


Stamattina ho ascoltato un messaggio che incoraggiava a dire grazie.
I nostri figli stanno bene e dico grazie.
L'autunno sta colorando la nostra vallata e dico grazie.
Abbiamo una casa riscaldata e dico grazie.
Possiamo mangiare e vestirci, dico grazie.
Per un caffè insieme a un'amica dico grazie.
Per l'amore di mio marito dico grazie.
Per la bontà di Dio dico grazie.






Pensaci, per quante cose puoi ringraziare oggi?

lunedì 18 settembre 2017

Io e i social media

Buon 18 settembre cari lettori!
Il tema di questo nuovo blog post è una risposta all'invito che mi è arrivato dalla cara Sally, di Puramente Sally:

La mia esperienza, i miei limiti  e le mie opportunità legate ai social media. 

Foto di PuramenteSally.com

Ma questo non sarà l'unico post su questo tema oggi, infatti vi basterà cercare #ioeisocialmedia sui più comuni canali social per leggere l'esperienza di altre blogger che per passione, hobby o lavoro, vivono quotidianamente online.

Perché utilizzo i social media?
Ho iniziato a utilizzare facebook per restare in contatto con amici, parenti e conoscenti. E poi instagram per condividere  le mie fotografie e curiosare il lavoro degli altri. Col tempo facebook è diventato il migliore strumento per presentare il mio blog e i miei contenuti, mentre instagram il modo più immediato di esporre le immagini a cui lascio rappresentare il bello che mi circonda.
Li "sfoglio" entrambi in cerca di sogni e ispirazioni.

Cosa condivido sui miei canali social?
La mia vita, la mia famiglia, la mia fede in Dio. Mi rendo conto di condividere principalmente cose belle, spunti positivi di riflessione che pur scaturendo da situazioni poco piacevoli, non racconto nello specifico. Ho sempre pensato che condividere il bello fosse un modo per incoraggiare al bello, ma non escludo l'idea che tutto questo bello possa portare a pensare che il brutto capiti solo ai lettori. E sono una lettrice anch'io. In ogni caso magari non interessa a nessuno sapere che mia figlia ha disubbidito, mio figlio si è sporcato di fango, che ho mal di testa e che mi aspettano una decina di camicie da stirare, quindi.

Quanto mi influenzano i contenuti degli altri utenti social?
Poco. I contenuti mediocri o scadenti lasciano il tempo che trovano, non mi va di perdere tempo. I contenuti buoni e ottimi invece hanno tutta la mia ammirazione, riconosco i meriti altrui. Alcuni di essi mi suggeriscono idee e le elaboro con piacere, altri sottolineano i miei limiti e lo accetto.

Quanto tempo i social media tolgono alla mia vita offline?
Ho deciso di non iniziare la mia giornata con facebook o instagram solo da poco, perché oltre a sentirmi in colpa ammetto di esser un pessimo esempio per i miei figli. Quindi i bambini escono di casa, sistemo la cucina, leggo, prego e poi faccio un giro sui social media. Mentre sorveglio le pentole mi capita di sbirciare immagini e parole. Quando sforno, impiatto, scatto e condivido. Non è raro che io sia intenta a fotografare la merenda dei miei figli prima di servirgliela. Dopo pranzo o dopo cena, durante un viaggio o lungo una passeggiata, se ho qualcosa da scrivere, la scrivo. Non tutti i giorni sono uguali però, faccio molte eccezioni: ci sono giorni tanto pieni e belli che non ho tempo di condividerli, ci sono giorni brutti e pesanti che mi fanno passare la voglia di esprimermi.

Cosa consiglio ai miei lettori?
Leggere e guardare buoni contenuti non può che farci del bene, incoraggiarci e spronarci. Condividere e curare relazioni sui canali social può essere molto utile. Ma investiamo le nostre maggiori energie a pc spento e smartphone in standby.




martedì 5 settembre 2017

Salmo 40

 Ti è mai capitato di esserti svuotato completamente davanti a Dio e di non avere più parole da gridare né tanto meno da sussurrare? A me succede, e in quei casi solo nella Bibbia ritrovo i sentimenti che danno voce al mio cuore. Ti consiglio di provare!
Angela

Salmo 40
Ho pazientemente aspettato il SIGNORE,
ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido.
Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione,
dal pantano fangoso;
ha fatto posare i miei piedi sulla roccia,
ha reso sicuri i miei passi.
Egli ha messo nella mia bocca un nuovo cantico
a lode del nostro Dio.
Molti vedranno questo e temeranno,
e confideranno nel SIGNORE.
Beato l'uomo che ripone nel SIGNORE la sua fiducia,
e non si rivolge ai superbi né a chi segue la menzogna!
O SIGNORE, Dio mio, hai moltiplicato i tuoi prodigi e i tuoi disegni in nostro favore;
nessuno è simile a te.
Vorrei raccontarli e proclamarli,
ma sono troppi per essere contati.
Tu non gradisci né sacrificio né offerta;
m'hai aperto gli orecchi.
Tu non domandi né olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo!
Sta scritto di me nel rotolo del libro.
Dio mio, desidero fare la tua volontà,
la tua legge è dentro il mio cuore».
Ho proclamato la tua giustizia nella grande assemblea;
ecco, io non tengo chiuse le mie labbra;
o SIGNORE, tu lo sai.
Non ho tenuto nascosta la tua giustizia nel mio cuore;
ho raccontato la tua fedeltà e la tua salvezza;
non ho celato la tua benevolenza
né la tua verità alla grande assemblea.
Tu, o SIGNORE, non rifiutarmi la tua misericordia;
la tua bontà e la tua verità mi custodiscano sempre!
Poiché mali innumerevoli mi circondano;
i miei peccati mi pesano
e non posso più guardarli.
Sono più numerosi dei capelli del mio capo
e il mio cuore vien meno!
Liberami, o SIGNORE!
Affrèttati in mio aiuto!
Siano delusi e umiliati
quelli che cercano l'anima mia per farla perire!
Si ritirino coperti di vergogna
quelli che si rallegrano delle mie sventure!
Siano confusi per la loro infamia
quelli che mi deridono.
Gioiscano e si rallegrino in te quelli che ti cercano;
quelli che amano la tua salvezza dicano sempre: «Il SIGNORE è grande!»
Io sono misero e povero,
ma il Signore ha cura di me.
Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore;
o Dio mio, non tardare!


lunedì 28 agosto 2017

La scuola è ricominciata

Abbiamo iniziato la nostra terza settimana scolastica. 
Quest'anno siamo in prima, quarta e sesta elementare. 
Mi fa ancora un pochino strano dopo 3 settimane di vacanza, di cui 2 vista mare (se mi seguite su instagram ne avete goduto un po' con me). 
La verità è (come ho scritto su un post di facebook) che ho combattuto soffrendo di mal d'estate.
L'estate dove splende il sole, il mare luccica e i tramonti sognano. 
L'estate delle colazioni e delle cene speciali, degli amici che saluti con le lacrime. 
L'estate che all'ascolto della Parola ti sostiene verso nuovi propositi e rinsalda.
Combatto e vinco, ché Colui che è in me è più grande di tutto, anche della mia quotidianità. 
Ci sto provando, lavorando e prego per tenere vivi quei propositi.



Nei miei appunti presi durante gli studi al Campo Famiglie (tenuti dal caro Tonino Saccucci di Roma) ho annotato il significato della parola inculcare. 
Inculcare ai bambini la Parola di Dio, così come inculcare le buone maniere, l'ordine, il rispetto e la responsabilità significa imprimere profondamente, con insistenza, nell'animo o nella mente.

Bene, siamo solo alla terza settimana di scuola e stiamo insistendo ... sul senso del dovere, sui sentimenti di pace, la nobiltà d'animo, la bellezza di una tavola ben apparecchiata o di una scrivania ordinata, la soddisfazione nel coltivare passioni e il sacrificio della quotidianità. 
E mica solo con i bambini, anche (e tanto) con noi stessi.
Certo, anche se a cominciare bene si è a metà dell'opera, un buon inizio non basterà a venire fuori vincitori da questo nuovo anno scolastico. 
Dovremo concentrarci sulla meta e persistere, insistere con insistenza, resistere.



Succede e succederà ancora di scoraggiarsi. 
Quasi che l'armonia famigliare si misuri in momenti simil perfetti. 
Io, per dire, immagino pomeriggi tipo noi sei che avanziamo mano nella mano, sulle nuvole. 
Ci pensa il maritino a ricordandomi che andiamo bene cosi, nonostante, e cosi dobbiamo continuare: con un perdonami, con un abbracciami, con un parliamone, con un bacio per volta. 
Perchè a pensarci li prepariamo, i figli, per la vita e la vita qui sulla terra non sarà mai solo armoniosa e perfetta.

Siamo pronti a insistere? A imprimere? A educare? A dare l'esempio?

giovedì 27 luglio 2017

day camp luglio 2017

Il ricordo più importante della prima settimana di luglio è legato al raccontare storie. Vere. Di bambini amici di Gesù. E il ritrovarsi ancora a imparare dalla fiducia che i bambini ripongono nelle parole di quelle storie. I bambini hanno fiducia e noi grandi abbiamo una grande responsabilità. 



Il Day Camp a cui ho collaborato è un programma giornaliero pensato per i bambini dai 3 ai 6 anni, al Centro evangelico Isola (ve ne ho parlato anche l'anno scorso, qui), in Italia. Quanta pasta si mangia in Italia? Ogni volta mi stupisco e non ne posso fare a meno. Che bontà.



Al day Camp giochiamo, cantiamo, coloriamo, raccontiamo storie dalla Bibbia, facciamo riposini, mangiamo gelati e ci salutiamo ogni pomeriggio un po' più amici e più felici di vederci il giorno dopo.



Lavoriamo in squadra, ci dividiamo i compiti e al resto pensano i bambini. Per questo forse mi piace tanto lavorare con questa fascia d'età: sono semplici, a farli felici si fa presto e basta un pupazzetto a cui dai la tua voce per attirare tutta la loro attenzione. I litigi e i capricci sono dimenticati nel giro di qualche minuto. E poi ti diventano amici, ti si addormentano in braccio e ti regalano disegni colorati come tesori.



Riconoscono in modo naturale l'esistenza di Dio e accettano senza riserve che Dio voglia essere loro amico. Gli parlano, con piccole preghiere e parole sincere.



I miei due piccoli hanno partecipato con me a questa esperienza (in foto Gemma che stanchissima si era addormentata subito dopo la pasta :), mentre le due grandi al campo elementari seguivano un programma adatto alla loro età. Le vedevamo sfrenarsi sui prati, partecipare a giochi di squadra, correre da una parte all'altra e poi intorno al falò la sera prima di andare a dormire.
La settimana è volata, il Signore ci ha protetto durante i viaggi d'andata e ritorno e come ha detto Levy: sarebbe bello se Isola fosse qui davanti casa!


🌟Grazie a tutto lo Staff, soprattutto a Stefania I., Stefania H. e a Joe per la meditazione che ogni mattina era di grande benedizione.


lunedì 17 luglio 2017

Piccoli uomini di preghiera chiedono

Ieri sera. Canzoncine e preghiera della buonanotte.
- mamma ma è vero, proprio vero che se chiediamo qualcosa nel suo nome, Gesù ce la darà?
- si, è scritto nella Bibbia, è una promessa.
- eh ma io sto chiedendo qualcosa nel suo nome ma ancora non la ricevo.
- posso chiederti per cosa stai pregando?
- per un tablet.
- ok allora. Certe cose, ora che sei piccolo, Dio te le dona attraverso di noi, mamma e papà. Noi pensiamo che non ti faccia bene avere un tablet e per questo non abbiamo intenzione di regalartene uno.
- si ma, vedi (e comincia a roteare le sue piccole dita) fa bene a qualcosa, ai muscoli...
- a cosa? Ai muscoli dei pollici per caso?
- si!
E scoppiamo a ridere tutt'2!! E mentre ridiamo lancio un urlo fuori dalla stanza al papà.
- scusa, hai sentito la conversazione tra me e TUO figliO? ( sottolineare che fosse suo e che fosse maschio ci stava, vero?) Che ne dici di intervenire in mio aiuto?
- no no vi lascio finire, te la stai cavando alla grande!





venerdì 14 luglio 2017

Una nuova data da ricordare.

La migliore scelta che nostra figlia potesse fare.

Tissot Arena. Nick Vujicic, un altro sguardo sulla vita

Lo devo, voglio scrivere subito, mentre lei ancora (dorme visto che siamo tornati a casa all'una di notte) e mentre ancora potete andare a vedere le mie stories su instagram, prima che scompaiano per sempre (scherzo, ma affrettatevi per vivere qualche minuto della conferenza a cui abbiamo assistito ieri sera).
E mentre lo scrivo piove. E anche tutto questo grigio non riuscirà a contenere la mia gioia. 
Ieri siamo stati a Biel per la conferenza del noto predicatore senza gambe nè braccia, che gira il mondo incoraggiando e parlando della speranza certa di una vita vera con Gesu (cerca Nick Vujicic su youtube, tantissimi video spiegano chi è, cosa fa e perchè lo fa).
I momenti di lode con altre circa 6400 persone sono stati meravigliosi. Le parole di Nick erano semplici ma forti. Ascoltare i suoi racconti è di grande stimolo a lasciare che Dio usi tutto di noi, così come siamo, per la Sua gloria. 
E mentre parlava, io pregavo. Per lei. Siamo andati alla conferenza con la maggiore dei nostri figli. Pregavo per lei perchè da tempo era combattuta e sapevo che Dio potesse parlarle e che lei potesse comprendere. Nick ha chiesto un paio di volte se qualcuno volesse cominciare ieri sera stessa una relazione personale con Dio e all'ultimo appello ha spronato a chiedere aiuto ai propri vicini di sedia se non si avesse il coraggio di alzarsi in piedi. CI siamo guardate, era emozionata e mi chiedeva di alzarmi con lei. 
Che gioia, Dio parla, Dio risponde, Dio è vivo.
E quella di ieri sera è una nuova data da ricordare per la nostra famiglia. Che gioia.

giovedì 13 luglio 2017

AAA cercasi saggezza

Vorrei sapere cosa fare. Vorrei sapere come meglio agire.
Tutti esprimiamo questi vorrei. Qualsiasi lavoro svolgiamo, in qualsiasi posto.
Riuscire a tirar fuori sempre la giusta dose di saggezza aiuterebbe in diverse circostanze.
In quanto mamma mi fanno particolarmente gola alcune paroline, legate alla saggezza, che questo verso di Giacomo riporta: pacifica, mite, conciliante, imparziale.
Potrebbe essere scoraggiante soffermarsi in seguito sulla purezza, la misericordia, i buoni frutti e l'ipocrisia. Di certo, non a caso, il re Salomone chiese saggezza e non ricchezze. Ma la bellezza del verso a mio parere sta in quel "...che viene dall'alto".
Perché da soli è impossibile.
Con l'aiuto che viene dall'alto, da Dio, ci si può lavorare.